Bufera su Bayer, sconfitta ancora in tribunale per il glifosato contenuto in un erbicida di Monsanto negli Stati Uniti. E il titolo del gruppo tedesco sprofonda alla Borsa di Francoforte, perdendo il 12,5% in mattinata. Martedì una corte federale di San Francisco ha stabilito all’unanimità che il diserbante Roundup prodotto da Monsanto, la multinazionale americana acquistata dal gruppo tedesco per 66 miliardi di dollari, ha contribuito in modo sostanziale al cancro di un residente della California. Edwin Hardman, 70 anni. Ora un nuovo processo dovrà stabilire l’entità dei danni a carico del gigante dell’agribusiness.
Bayer, che ha concluso l’acquisizione di Monsanto nel giugno 2018, perde quindi la seconda causa sul glifosato, il pesticida più diffuso in agricoltura. Lo scorso agosto, sempre a San Francisco, una giuria aveva condannato Monsanto a pagare 289 milioni di dollari (poi ridotta a 78,5 milioni), dopo aver sentenziato che il glifosato contenuto nell’erbicida Roundup aveva causato il linfoma non-Hodgkin. Bayer ha presentato appello è il procedimento è ancora in corso.
Come allora Monsanto insiste nella sua difesa replicando al nuovo verdetto che gli studi hanno stabilito che ill glifosato contenuto nel Roundup è sicuro. Mentre Bayer si dichiara «delusa» dal verdetto. Ma i mercati temono che questo sia solo l’inizio della debacle giudiziaria che potrebbe assumere dimensioni gigantesche, visto che sono già state presentate oltre 11 mila denunce da parte di agricoltori, giardinieri e consumatori negli Stati Uniti contro il Roundup prodotto da Monsanto. In mattinata il titolo Bayer è sceso del 12,5% a 60,94 euro sul listino di Francoforte, in discesa dell’1%. Dallo scorso giugno il titolo ha perso circa il 50% del valore.
Se quando Bayer annunciò l’acquisizone di Monsanto, sollevò non poche polemiche attirandosi le critiche di molti consumatori europei che temevano l’arrivo in Europa degli Ogm sviluppati da Monsanto, tanto che i gruppo tedesco ha già annunciato l’intenzione di cancellare il nome Monsanto, oggi l’orco è il glifosato. Un tema controverso anche in Europa, sia all’interno della comunità scientifica che a livello politico. Lo scorso agosto il Parlamento europeo, dividendosi, ha dato il via libera all’uso del glifosato per altri 5 anni. A favore i tedeschi, contrari italiani e francesi.
Giuliana Ferraino, Corriere della Sera