Il vicepremier Luigi Di Maio tira una riga decisa sul convegno sulla famiglia organizzato dagli ultrà cattolici a Verona: «Io a un convegno come quello di Verona, dove si arriva persino a negare il tema della violenza contro le donne, non ci vado. E non ci andra’ nessun parlamentare del MoVimento!» ha scritto Di Maio su Facebook, approfondendo subito dopo il concetto: «Ve lo dico: se qualcuno di voi pensa che la donna debba restarsene a casa a farsi dire quello che deve fare, allora il MoVimento 5 stelle non è per voi. Noi abbiamo un’altra idea di mondo: grazie, sentito, al ministro Bonafede, per l’introduzione di una serie di misure nel Codice Rosso che puntano a elevare le pene per i reati di violenza sessuale, stalking e maltrattamenti in famiglia. Se tocchi una donna, sconti fino a 12 anni di carcere. Grazie Alfonso, grazie perché questo è un importante passo di civiltà in un momento in cui il Paese ne ha veramente bisogno».
Convegno targato Lega
A Verona la Lega sarà rappresentata ai massimi livelli: sono previsti interventi di Matteo Salvini, del ministro della famiglia Fontana e del deputato Simone Pillon, primo firmatario del discusso disegno di legge di riforma sul divorzio e sull’affidamento paritario dei figli. Il calendario degli interventi prevede inoltre che a parlare saranno esponenti di posizioni oltranziste e conservatrici. Non è la prima volta che i due partner di governo si scontrano a proposito del meeting di Verona: lo stesso Di Maio aveva già detto che a quwell’incontro sarebbe andato in scena una sorta di «nuovo medioevo».
Corriere.it