Ieri si è chiuso il primo mese senza fascia di capitano per Mauro Icardi e anche allora l’Inter viveva una vigilia di Europa League, la trasferta di Vienna a cui l’attaccante non prese parte. Da quel giorno si limita a sedute di fisioterapia e, mentre va avanti il lavoro diplomatico fra l’ad Beppe Marotta e l’avvocato Paolo Nicoletti, non si scorge la fine della vicenda. Resta da capire se durante la sosta l’argentino otterrà il confronto con il presidente Steven Zhang , intanto con ogni probabilità non sarà protagonista del derby. La sensazione è che non sarà nemmeno a San Siro questa sera, come in occasione del match con la Spal per evitare polemiche, secondo la versione di Wanda Nara. Sul futuro, immediato e prossimo, non ha aggiunto nulla ieri la moglie e agente del giocatore, che ha ricevuto il Premio Socrate assieme, fra gli altri, a Lino Banfi, Sandra Milo, al presidente della Lega Serie A Gaetano Miccichè e quello della Rai Marcello Foa . «Il calcio è un mondo molto difficile per una donna ma continuerò a dire le cose che penso, poi si possono condividere o meno», ha promesso l’argentina, scelta dal giornalista Cesare Lanza fra i vincitori «perché altri procuratori hanno fatto esternazioni più maliziose, ma questo baccano non c’è stato. Perché è donna? Disturba il sacro mondo del calcio?». «Io – ha detto Wanda Nara – sono innanzitutto mamma di cinque bambini, fra cui due femmine a cui auguro un uomo come mio marito, che è così giovane e mi difende, mi lascia parlare, anche dire cose su cui non siamo d’accordo»
Paolo Cappelleri, TuttoSport