“Risulta alquanto prematuro esprimersi in tal senso” in merito all’ipotesi di una possibile manovra correttiva. E’ quanto ha detto il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, intervenendo al question time alla Camera. Il Def ”verrà presentato secondo i termini di legge”, dice Tria, aggiungendo che mancano poco più di due mesi al confronto con le istituzioni europee, ”che hanno valutato positivamente la manovra a seguito del negoziato portato avanti” alla fine dello scorso anno. ”Certamente nel prossimo Def si aggiorneranno le previsioni economiche, alla luce dei dati finali di contabilità economici e del consuntivo di finanza pubblica”. L’aggiornamento porterà ”all’usuale valutazione strategica del governo, nell’orizzonte del Documento di economica e finanza e dalla verifica dei saldi, che saranno oggetto del consueto confronto con la Commissione europea”.
Il ministro tocca poi li tema di Alitalia. Parlare di percentuali di partecipazione del Mef nel capitale della compagnia, al momento, è prematuro perché ”non esiste ancora piano industriale”. “La soluzione non può che essere di mercato. Tutto dipende da cosa sarà presentato” dice il ministro dell’Economia. Per la compagnia aerea la soluzione sarà di mercato e dovrà essere ”trainata da soggetti che hanno una posizione di rilievo nel mercato dell’aviazione civile”. ”Delta, Lufthanza, Air france ed Easy jet hanno tutte considerato le opportunità offerte dall’apertura del capitale Alitalia” ed i negoziati attualmente in corso con Delta e Easy jet ”fanno ora intravvedere la possibilità di una nuova compagine azionaria insieme con le Ferrovie dello Stato”. ”Ove questo negoziato si concluda positivamente e produca un piano industriale robusto”, il Mef ”potrà considerare una partecipazione al capitale della new company”.
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