La commissione Lavoro del Senato ha approvato un emendamento della Lega al decretone che vincola l’accesso alla presentazione di «certificazione» di reddito e patrimonio e del nucleo familiare rilasciata dallo Stato di provenienza, «tradotta» in italiano e «legalizzata dall’Autorità consolare italiana». Diventa, quindi, più complesso il percorso del reddito di cittadinanza per gli stranieri extracomunitari: Esentati i rifugiati politici e chi proviene da Paesi dai quali non è possibile ottenere la certificazione. Il ministero del Lavoro avrà però tre mesi per stilare la lista di questi Paesi.
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