La voglia di sostenibilità e l’attenzione alle materie prime e all’ambiente dei nuovi consumatori spinge sempre di più l’industria a cambiare direzione. Così Oro Saiwa, il primo biscotto confezionato in Italia, nato nel 1956, ha annunciato la svolta «verde»: da febbraio sarà prodotto esclusivamente con grano italiano, proveniente entro un raggio di 75 chilometri, attraverso una filiera che coinvolge 173 aziende agricole, 12 cooperative e due mulini. Forse è solo un caso, ma dietro la novità ci sono tre donne: Silvia Bagliani, 50 anni, numero uno in Italia di Mondelez, la multinazionale americana proprietaria del marchio dal 2007, 26 miliardi di fatturato mondiale, di cui circa 700 milioni nel nostro Paese; Erika Bruzzone, 37 anni, senior brand manager di Oro Saiwa; e Gabriella Della Porta, 43 anni, direttrice dello stabilimento di Capriata d’Orba, che impiega 370 persone e sforna 28 mila tonnellate di biscotti e cracker e 11 mila tonnellate di snack all’anno.
«Oro Saiwa è un marchio iconico della colazione degli italiani e oggi vive una seconda giovinezza», afferma Bagliani, sposata, con 2 figli di 9 e 12 anni, da 22 anni in Mondelez, il nuovo nome assunto dal gruppo dopo lo spinoff di Kraft nel 2012. E’ stata lei a guidare la rinascita, con l’ampiamento della gamma di prodotti, l’allargamento della distribuzione, un riposizionamento di prezzo e una produzione più sostenibile. «Lo scorso settembre abbiamo lanciato la nuova campagna, snacking made right, cioè lo snack giusto, al momento giusto, fatto nel modo giusto. E quindi con più attenzione all’ambiente e al modo di produrre». Oltre al grano piemontese, anche il latte proviene dagli allevamenti locali entro un raggio di 40 chilometri. «Come azienda ci siamo impegnati a ridurre l’uso di acqua, a tagliare le emissioni di anidride carbonica e arrivare a un packaging più leggero (53 mila tonnellate in meno) e riciclabile al 100% entro il 2025». I risultati? Dal 2016 al 2017 Oro Saiwa è cresciuto del 4% e nel 2018 di un altro 1% a circa 62 milioni di fatturato, con una quota del 5,1%, in un mercato dei biscotti per la prima colazione (stabile) che vale 1,2 miliardi, dominato dal Mulino Bianco della Barilla con 36,4% (dati Nielsen).
Corriere.it