“Essere determinati in questa lotta è fondamentale perché possiamo finalmente ascoltare – non come uno slogan ma come una verità -: ‘La fame non ha presente né futuro. Solo passato'”. Così il Papa alla cerimonia di apertura della 42/a Sessione del Consiglio dei Governatori del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (Ifad), agenzia delle Nazioni Unite a Roma. “Per questo – ha detto nel suo discorso in spagnolo -, è necessario l’aiuto della comunità internazionale, della società civile e di coloro che possiedono risorse”. “Le responsabilità non si sfuggono, passandole dall’uno all’altro, ma vanno assunte perché offrano soluzioni concrete e reali”, ha aggiunto il Pontefice.
“Esorto quanti hanno responsabilità nelle nazioni e negli organismi intergovernativi, nonché quanti possono contribuire dal settore pubblico e privato, a sviluppare i canali necessari affinché possano essere attuate misure adeguate nelle regioni rurali della terra, in modo che possano essere artefici responsabili della loro produzione e progresso”. Il Papa ha poi sottolineato che “i problemi che influenzano negativamente il destino di molti nostri fratelli nell’ora presente non possono essere risolti in isolamento, occasionale o effimero”.
L’Italia continuerà a fare sempre la sua parte – “Sollecitare e contribuire a creare un’imprenditorialità rurale in Africa, responsabile e preparata, deve essere il nostro obiettivo: sconfiggere la schiavitù della fame è un dovere morale, prima che un dovere politico”, ha detto il premier Giuseppe Conte nel suo intervento. “L’Italia continuerà a fare sempre la sua parte in questo senso”, ha concluso.
ANSA