Quando Iliad ha preso d’assalto il mercato francese della telefonia mobile nel 2012, ha portato a casa circa 32.000 nuovi clienti nei primi tre mesi. Alla fine del suo primo trimestre, rappresentava il quarto operatore della Francia, con 2,6 milioni di abbonati e una quota di mercato senza precedenti, del 4%. Molti analisti, sono stati sorpresi dal suo impatto e il trading delle materie prime è passato per qualche settimana in secondo piano.
Tuttavia, pochi (esperti compresi) pensavano che Iliad avrebbe avuto lo stesso impatto in Italia. Quando nel 2016 ha accettato di acquistare alcuni asset mobile italiani, il servizio di abbonamento mensile, grazie ad anni di competizione sul suolo tricolore, è stato molto più economico rispetto a quello della Francia del 2012. I rivali, sono stati costretti a correre subito ai ripari per non perdere rapidamente tutti i loro clienti conquistati in anni di battaglie, offrendo innanzitutto, un servizio clienti più smart.
Eppure, sembra proprio che Iliad lo abbia fatto di nuovo. In soli 50 giorni dal lancio della sua offerta mobile italiana, è riuscita a conquistare oltre un milione di abbonati! Anche se il suo tasso di crescita non corrisponde esattamente a quello della Francia di sei anni fa, fa segnare ancora 20.000 clienti (circa) al giorno come abbonati, per una quota di mercato che si è attestata subito sull’1,2%. Si tratta comunque di dati molto impressionanti.
Ma cosa ha garantito il successo di Iliad? Sicuramente, le tariffe economiche come riportate sul sito ufficiale dell’azienda e la pubblicità massiccia andata in onda sulla TV italiana, le hanno dato una grande mano. Inoltre, questa sua irruzione sul mercato italiano, ha portato Moody’s a prevedere un calo dei ricavi, di circa il 4-6%, dei tre principali fornitori di servizi mobile italiani: Telecom Italia (TIM), Vodafone Italia e Wind Tre.
Quelli ad essere più colpiti, dovrebbero essere proprio Wind Tre e gli operatori virtuali che puntano a fasce di prezzo basse secondo Laura Perez, senior credit officer di Moody’s. Gli operatori più grandi, infatti, come Telecom Italia e Vodafone Italia, sono un po’ più isolati, data la loro posizione nei segmenti di fascia alta del mercato e reti di migliore qualità.
Perez prevede un calo annuale dell’8-9% dei ricavi per Wind Tre, una perdita di circa 3,5 miliardi di euro (4,1 miliardi di dollari) per il prossimo anno. I suoi guadagni a fronte di interessi, imposte, svalutazioni e ammortamenti, diminuiranno di conseguenza del 5-6%. Per TIM e Vodafone, il calo dei ricavi del servizio mobile sarà probabilmente più contenuto, del 4-5%. Nonostante questo calo, Perez ritiene che l’EBITDA di TIM crescerà dell’1% e Vodafone del 3-4%, grazie presumibilmente agli sforzi nella riduzione dei costi come specificato in questo articolo di Milano Finanza.
Quello che tutti ora si chiedono è: la campagna di Iliad è sostenibile? L’operatore francese fa sapere che estenderà l’offerta di € 5,99 anche ai suoi prossimi 200.000 clienti. Ciò suggerisce che i prezzi alla fine cominceranno a salire con la crescita della base dei clienti.