“Questo che abbiamo beccato, come vedete dalla foto, sembra che fosse un consigliere comunale del Pd”. Lo scrive su Facebook il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, postando un’immagine ‘anonima’ in cui si legge “Reddito cittadinanza, il dipendente del Caf denunciato da Di Maio è un consigliere Pd”. Di Maio aggiunge: “Chi fa il furbo paga! Il dipendente del Caf che avevo denunciato è stato sospeso per aver consigliato ad un cittadino come aggirare i paletti sul Reddito di Cittadinanza. Pensava di farla franca… povero illuso!”. “Abbiamo ricevuto segnalazioni da altri Caf. Siamo al lavoro. Avanti il prossimo!”, scrive Di Maio.
Dipendente Caf, io raggirato da giornalista – “Sono stato raggirato dal giornalista di La7 che venerdì si è presentato come dirigente della Cgil. Mi ha chiesto – alla luce dei noti fatti di cronaca – di casi di gente che cerca di raggirare la legge e se vi fossero realmente delle falle nella nuova norma. Gli ho quindi spiegato come era possibile eluderla. Per me era un collega che chiedeva informazioni, non un cittadino che domandava come fare il furbo per eludere la legge e intascare il reddito. Tra l’altro, noi al Caf non ci occupiamo di reddito di cittadinanza se ne occupano i patronati”. Lo dice Sandro Russo, dipendente del Caf di Palermo che domenica scorsa è finito sotto i riflettori della trasmissione “Non è l’Arena”. Russo è capogruppo del Pd al Comune di Monreale. Il dipendente, ripreso da una telecamera nascosta, avrebbe spiegato al suo interlocutore come fare per ottenere, lui e la compagna, il reddito di cittadinanza, consigliandogli, tra l’altro, di avere due residenze diverse.
Dopo denuncia Di Maio finanza in sede Caf a Palermo – I finanzieri di Palermo sono stati in via Salita Partanna, nei pressi di Piazza Marina a Palermo nella sede del Caf Cgil e nella sede dell’Alpaa. Hanno sequestrato la documentazione per risalire all’impiegato ripreso dalle telecamere della trasmissione Non è l’Arena di Massimo Giletti mentre suggeriva i ‘trucchi’ per ottenere il reddito di cittadinanza. Le strutture hanno la sede nello stesso stabile. “Noi abbiamo solo la colpa di condividere l’immobile con il Caf della Cgil – dice Franco Colletti responsabile regionale dell’Alpaa, struttura che fa capo sempre alla Cgil – Noi ci occupiamo di pratiche legate all’agricoltura. Nulla a che fare con il reddito di cittadinanza. L’impiegato ripreso è del Caf della Cgil che si trova nella stessa sede. Tra l’altro abbiamo già trovato un’altra sede a San Giuseppe Jato visto che assistiamo gli agricoltori in provincia di Palermo. Piazza Marina è una strada che rientra nella Ztl e non era più consona per i nostri assistiti”. Per Colletti la scelta di prendere di mira la Cgil non è casuale. “Denunceremo il ministro Luigi Di Maio. Questa cosa non finisce qui. Anche perché è tutto strumentale”.
ANSA