L’inizio del nuovo anno ha portato in dote la fattura elettronica per gli operatori Iva e dopo qualche giorno arrivano versioni contrastanti sull’importante innovazione, che cambia la vita quotidiana di tanti lavoratori.
Nel pomeriggio di sabato, l’Agenzia delle Entrate parlava di 2,8 milioni di documenti emessi in quattro giorni da parte di oltre 120 mila operatori Iva. Secondo l’Agenzia, il margine di errore in questa primissima fase è stato limitato: solo il 6% di scarti, ovvero di documenti rifiutati, per errori ritenuti “sostanziali”, ovvero slegati dalla nuova modalità di trasmissione e compilazione. Se anche fossero state fatture cartacee, è il concetto, sarebbero state da cestinare. Per le Entrate il raffronto con la prima fase di applicazione della fattura elettronica nel solo ambito della Pubblica amministrazione è più che incoraggiante, visto che allora i margini di errore raggiungevano il 30%.
A fronte di questi dati, da parte di alcune categorie sono arrivate indicazioni di difficoltà ben maggiori. Le voci sono discordanti e questo lascia presupporre che nella – fase di rodaggio – ci possano essere esperienze individuali ben diverse da determinare giudizi diametralmente opposti. La rassegna dei primi passi nel mondo della fattura digitale è infatti variegata. Giovedì erano stati i rappresentanti della Confcommercio a dare un giudizio sostanzialmente positivo dello strumento: “E’ appena partita, ma al momento non ci sono particolari criticità”, spiegava il responsabile fiscale di Confcommercio Vincenzo De Luca.
A questa posizione ha fatto da contraltare il racconto di Marco Cuchel, presidente dell’Associazione dei commercialisti, che ha raccontato di “segnalazioni di utenti che, collegandosi al portale Fatture e corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate, visualizzano il messaggio ‘Il sistema non è al momento disponibile, ci scusiamo per l’inconveniente e si prega di riprovare più tardi’”. Una versione alla quale le stesse Entrate hanno precisato di non aver riscontrato alcuna “anomalia sul server Sogei”, sottolineando di aver messo in atto “un attento monitoraggio sui sistemi” e invitando a far transitare i documenti sulla app Fatturae, sul sito dell’Agenzia. Di vero e proprio “caos fiscale” ha parlato il Codacons, che ha minacciato un esposto per interruzione di pubblico servizio e chiesto una proroga dei tempi per inviare la documentazione.
Probabilmente soltanto i prossimi giorni, con il pieno riavvio dell’attività lavorativa dopo il ponte natalizio, ci sarà un verso responso sulle criticità del sistema.
Repubblica.it