L’Iniziativa che promuove le discipline scientifiche per futuro dei giovani. Il 54% degli universitari è donna, ma solo il 33% segue dei corsi scientifici
“Non esistono più lavori da maschi e lavori da femmine”, dice l’Assessore alla Trasformazione digitale Roberta Cocco, aprendo al Teatro alla Scala #STEMintheCity, l’iniziativa del Comune di Milano nata per promuovere la diffusione delle discipline tecnico-scientifiche e delle nuove tecnologie digitali per assicurare un futuro professionale alle nuove generazioni e alle giovani in particolare.
Se tutto il mese di aprile è dedicato a incontri, eventi e momenti di formazione e dibattito, il cuore della manifestazione è la Maratona delle STEM (Science, Technology, Engineering, Math), da oggi al 13 aprile, con corsi per ragazzi dalle elementari all’università e testimonianze di ‘role model’ come lo fu a suo tempo Maria Gaetana Agnesi, matematica, filosofa e benefattrice cui il Comune ha voluto dedicare la rassegna in occasione del 300mo anniversario dalla sua nascita.
“Oggi non esistono più lavori da maschi e lavori da femmine” dice convinta l’assessore Roberta Cocco, inaugurando la maratona formativa, questa mattina alla Scala. Eppure, il divario c’è, e forte: “In Lombardia più della metà degli iscritti in università è donna (54%). Invece, tra gli iscritti ai corsi di laurea STEM hard – cita Diana Bracco, presidente di Fondazione Bracco – solo uno studente su 3 è donna (33%)”. Non fa bene alle donne, non fa bene a nessuno perché “secondo uno studio dell’European Institute for Gender Equality, colmare il divario di genere nell’istruzione STEM favorirebbe un aumento dell’occupazione nell’Ue da 850mila a 1,2 milioni entro il 2050 e contribuirebbe a un aumento del PIL pro capite compreso tra 2,2% e il 3%”.
Certo che, a furia di sentirsi ripetere che le donne non sono portate per la scienza o l’economia e di vedere sui principali tg solo uomini chiamati come esperti, alle ragazze passa un po’ la voglia di iscriversi a ingegneria. Per passare loro il messaggio che sì, si può essere donne e astronaute è nato il progetto “100 donne contro gli stereotipi” portato avanti insieme all’Osservatorio di Pavia e all’associazione di giornaliste GiULiA, con il sostegno della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.
#100esperte è una piattaforma online che raccoglie nomi e CV di scienziate e ricercatrici, e ora anche di economiste. “La ‘gender equality’ passa anche per un maggior numero di donne Stem” concorda Caroline Petit, deputy director dell’united nations regional information center, invitando le ragazze in sala ad essere le prime “agenti di cambiamento” e ad avere il coraggio di sfidare gli stereotipi. Potranno iniziare a farlo tra oggi e il 14 aprile, partecipando a un hackathon per le studentesse delle superiori, chiamate a sviluppare un’app che aiuti le ragazze milanesi a vivere meglio la città; a un incontro dedicati ai genitori e figlie con “role-model” come donne d’azienda e rappresentanti delle istituzioni; guardando un documentario come quello realizzato da Discovery Channel “Sogni in grande. Piccole storie di bambine coraggiose”, o emozionandosi con il recital “La forza delle donne” con Roberto Vecchioni, Daria Colombo e Ilaria Biagini.
la Repubblica