A Perrelli la gestione dei diritti tv, dalla Serie A alla F1
Diciamo che se Sky Italia voleva presentarsi tutta nuova agli occhi del nuovo azionista Comcast, si può ben dire: missione riuscita.Sky Italia è una media company che, sostanzialmente, si basa su quattro pilastri: l’area cinema-serie tv-intrattenimento, l’area sport, dove sono fondamentali, diventando il terzo pilastro, le trattative per i diritti tv, e la raccolta pubblicitaria, che negli ultimi anni sta diventando una leva di ricavi necessaria per la crescita.Ebbene, nel giro di qualche settimana tutte le figure chiave che si occupavano di queste divisioni sono uscite da Sky o sono state spostate. E tra poco, al culmine del rinnovamento, pure l’amministratore delegato, Andrea Zappia, lascerà la sua poltrona a un nuovo manager, salendo di grado nelle gerarchie europee del gruppo Sky.In primavera ha aperto le danze Jacques Raynaud, executive vice president Sports & Advertising di Sky Italia, trasferendosi a Sky Deutschland con lo stesso incarico.Poi, in maggio, c’è stata la fusione della concessionaria Sky Media con il Digital Hub, e Giovanni Ciarlariello, già executive vice presidente operations & business di Sky Italia, ha assunto la guida della nuova divisione Media, digital & data officer, mentre Daniele Ottier, che era direttore di Sky Media, ha preso i gradi di chief commercial officer. In sostanza, quindi, la pubblicità, in precedenza a riporto di Raynaud e Ottier, ha adesso in Ciarlariello il primo referente.Per lo sport, invece, si è dovuto attendere novembre, quando alla media company è arrivato Marzio Perrelli come executive vice president area Sport di Sky Italia. Il curriculum di Perrelli parla chiaro: è un banchiere, e quindi tutte le problematiche relative ai diritti tv delle manifestazioni sportive, dal calcio di Serie A alla Champions league, dalla Formula Uno alla MotoGp, ovvero la voce principale dei costi di una grande pay tv come Sky, passeranno da lui. Perrelli, infatti, sbarca al quartier generale di Milano Santa Giulia dopo 12 anni in Goldman Sachs, in cui ha lavorato a New York, Londra, e a Milano come amministratore delegato della filiale italiana, cui sono seguiti altri 10 anni in Hsbc, di cui è stato ceo della sede tricolore. Certo, ha una forte passione per lo sport ed è pure membro del comitato organizzatore della Ryder Cup 2022 di golf, che si giocherà in Italia. Ma è chiaro che è il lato finanziario quello che maggiormente caratterizza la sua professionalità.Ed è probabilmente anche l’ingresso di Perrelli che ha spinto Matteo Mammì, direttore Sport rights di Sky Italia, a dimettersi in cerca di fortuna, provando a diventare il prossimo nuovo amministratore delegato della Lega Serie A. Andrea Scrosati, che invece lavorava ai vertici di Sky Italia praticamente dalla fondazione e che non vedeva ulteriori prospettive di crescita professionale, ha preferito accettare le offerte di Fremantle e trasferirsi a Londra come chief operating officer del gruppo, lasciando la direzione Programming di Sky (cinema, intrattenimento, news e canali partner).Il suo posto, escluse le news che invece sono ora a diretto riporto dell’amministratore delegato, è stato preso da Nicola Maccanico, che per il momento mantiene pure la poltrona di amministratore delegato di Vision distribution, casa di distribuzione cinematografica promossa da Sky.Maccanico, uno che ha vissuto al Quirinale e che da bambino andava allo stadio Olimpico di Roma con il presidente della repubblica Sandro Pertini e frequentava Giovanni Spadolini o Carlo Azeglio Ciampi (grazie al padre Antonio Maccanico), ha lavorato in Sky come manager degli European affairs, per poi traslocare a Warner Bros nel 2004 dove è salito fino alla poltrona di direttore generale, e quindi tornare a Sky a fine 2016.Insomma, per Sky un vortice pazzesco nel giro di poche settimane, un terremoto che poche aziende sarebbero in grado di sopportare, e che tuttavia fa pure onore a Sky, gruppo che, a differenza di molti altri, non ha paura di cambiare pelle. Al punto che nei prossimi giorni si dovrà anche decidere il successore di Zappia, amministratore delegato che sale nelle gerarchie e assume la responsabilità di tutti i mercati europei di Sky, esclusi Regno Unito e Irlanda. In questa sua ascesa continentale, Zappia porterà con se Sarah Varetto, che quindi, a inizio 2019, lascerà la direzione di SkyTg24, passando il testimone a Giuseppe De Bellis.E se tutto questo succede mentre Comcast sta muovendo solo i primi passi come nuovo azionista di riferimento, ci sarà da divertirsi.
Italia Oggi