L’ecotassa sulle nuove auto a benzina e diesel non piace a Matteo Salvini. La misura, contenuta in un emendamento alla legge di Bilancio approvato ieri, prevede l’introduzione di un ulteriore tassazione sulle auto nuove ‘tradizionali’ per favorire quelle elettriche. “Sono assolutamente contrario a ogni ipotesi di nuova tassa su un bene in Italia già iper tassato come l’auto”, ha detto il ministro dell’Interno e vicepremier intervenuto a Radio Anch’io.
Una misura contestata oggi anche dalla Cgia di Mestre che ha ricordato come oggi in Italia sul settore gravi già un carico fiscale di oltre 70 miliardi di euro all’anno. Per Salvini va “benissimo” un “bonus per chi vuole cambiare” ma “non credo – ha aggiunto – che ci sia qualcuno che ha un euro3 diesel per il gusto di avere una macchina vecchia. Ce l’ha perché – ha sottolineato – non ha soldi per comprarsi una macchina nuova”.
MANOVRA – Sulla manovra il vicepremier ha annunciato: “Entro oggi ci saranno le stime vere per quello che riguarda il lavoro, riduzione fiscale, pensioni, reddito di reinserimento al lavoro. Se in manovra – ha spiegato – abbiamo messo più soldi rispetto al previsto questi soldi in più possono essere dirottati su altro”. Su tempi e modi della legge di bilancio “leggo da settimane fantasie giornalistiche. Nulla di tutto questo”. “Noi – ha aggiunto Salvini – vogliamo usare fino all’ultimo centesimo per aiutare l’Italia a crescere. Sicuramente vogliamo dialogare con l’Europa, se ci sono suggerimenti li raccogliamo, ma nessuno ci può chiedere di fare una manovra come quella degli scorsi anni che non ha aiutato l’Italia”. E ha precisato: “Non abbiamo niente da dare a Juncker, dobbiamo rispondere agli italiani con numeri seri”.
REDDITO E PENSIONI – Poi il vicepresidente del Consiglio, ospite di ‘Mattino 5’, ha detto che un eventuale slittamento dell’entrata in vigore del reddito di cittadinanza e della riforma della legge Fornero è stato “smentito questa mattina dal presidente del Consiglio, che su questo mi ha messaggiato. I giornali italiani sono incredibili e attribuiscono pensieri, opere o azioni inesistenti”.
“Mi sono impegnato a cominciare a smontare la legge Fornero pezzo per pezzo – ha ribadito – e fosse l’ultima cosa che faccio al mondo il mio obiettivo è azzerare la legge Fornero. Se poi comincia a metà febbraio o il primo marzo non cambia il mondo, però deve cominciare ad inizio 2019. Abbiamo messo a bilancio 6 miliardi e mezzo di euro, ci sono ed entro oggi dovrebbero darci i dati definitivi dei tecnici, che stanno valutando quanti italiani useranno la possibilità che il governo mette a loro disposizione”.
Adnkronos