Rilanciare le vendite di un brand automobilistico con un test drive lungo almeno un giorno. È la ricetta di Mitsubishi per aumentare la presenza nel territorio italiano, anche grazie al rinnovamento della sua gamma dei prodotti su quattro ruote. Luca Ronconi, amministratore delegato di Mitsubishi Motors Italia e del gruppo Koelliker crede nel valore dell’innovazione, abbinando i motori elettrici a quelli tradizionali, come nel modello Outlander Phev: «Con questi affinamenti crediamo diventerà il suv ibrido plug-in più venduto in Italia, conquistando anche da noi quella leadership che già detiene in Europa». Da questo modello è atteso un contributo importante alle vendite future del brand che «nei primi nove mesi del 2018 sono aumentate del 46%». Un trend che ha permesso alla «casa dei tre diamanti» di «raddoppiare quest’anno la quota di mercato, passata dallo 0,3 allo 0,6%, un valore che entro il 2020 vogliamo triplicare».
La strategia di marketing evidenzia la voglia di sensibilizzare i concessionari, che saranno resi protagonisti grazie ai bonus: innanzitutto acquisendo a un prezzo di favore una vettura super equipaggiata da rendere disponibile alla potenziale clientela con un extended test drive della durata di almeno un giorno. Questo perché Mitsubishi ha svolto una ricerca grazie alla quale, oltre a conoscere per la prima volta acquirenti che non avevano inserito il brand giapponese nella loro lista iniziale di preferenze a quattro ruote, è stato sottolineato che il coinvolgimento di un potenziale cliente deve durare molto più a lungo di un semplice giro attorno all’isolato della concessionaria.
Al termine del trimestre, a fine marzo, altri bonus verranno riconosciuti ai concessionari che avranno saputo sfruttare al meglio l’iniziativa, anche in termini di auto vendute. Si parte con l’Outlander, per poi estendere il progetto ai prossimi nuovi modelli. E con l’Outlander Phev, a fare la differenza rispetto al modello precedente sono i contenuti tecnologici che lo collocano all’avanguardia della categoria per versatilità d’impiego e funzionalità. L’edizione 2019 si allinea alla vocazione pionieristica del predecessore, che è stato il primo veicolo a ruote alte e a quattro ruote motrici disegnato sull’architettura di una vettura elettrica. La scelta di giocare d’anticipo ha pagato, facendone rapidamente l’ibrido plug-in più venduto del mercato europeo. Un percorso dal quale il suv elettrificato della Mitusbishi non intende deviare, facendo leva sulla spinta che gli può dare un profondo restyling.
Semmai, come hanno evidenziato Ronconi e il direttore generale Moreno Seveso, la sfida è quella di portarlo anche in Italia, dove ora vale il 2% delle vendite di marca, al livello europeo, dove pesa per il 10% delle consegne Mitsubishi. Il sistema di propulsione conterà molto: a collaborare con i due motori elettrici, uno per asse, è infatti il nuovo 4 cilindri 2.4 a benzina a ciclo Atkinson, dando vita a un sistema che dispone di 224 cavalli vapore complessivi, capaci di garantire elevate con un eccellente livello di compatibilità ambientale, come dimostrano le emissioni medie di CO2 di 46 g/km certificate dal nuovo ciclo di guida Wltp che fornisce valori di consumi più vicini a quelli reali. Per rigenerare al 100% le batterie del nuovo Outlander plug-in collegandosi a una normale presa a 220 V servono 4, oppure 5,5 o 7 ore a seconda che l’intensità di corrente sia di 16, 10 o 8 Ampere. Bastano invece 25 minuti per recuperare l’80% della capacità da una colonnina di ricarica rapida. La trazione integrale permanente garantita dal motore elettrico posteriore e gestita dal sistema intelligente Sawc (Super all wheel control) e la possibilità di scegliere tra le modalità di guida Eco, Normal e Lock (che blocca il differenziale), alle quali si sono aggiunte le opzioni Snow e Sport rendono l’Outlander una vettura da guidare in tutte le condizioni.
Giancarlo Ferroni, ItaliaOggi