Accompagnare le aziende nel futuro. Questo è l’obiettivo di Ogilvy Consulting, la divisione del Gruppo Ogilvy specializzata in strategia e innovazione, che fa il suo esordio sul mercato italiano con un’identità propria.
“Credo moltissimo in questa operazione, perché ci consente vi valorizzare qualcosa che già apparteneva al DNA del nostro gruppo”, ha sottolineato Roberta La Selva, da metà novembre nuovo Ceo di Ogilvy Italia, intervenuta ieri alla conferenza di presentazione che si è tenuta alla Triennale di Milano.
L’incontro è stato anche un’occasione per riflettere sulle maggiori sfide che le marche si trovano ad affrontare nell’era della trasformazione digitale.
“Nel 2007 con il lancio dell’iPhone siamo passati dall’era digitale a quella della connettività. Il consumatore è uscito di casa e noi lo abbiamo seguito. Da lì il marketing è completamente cambiato. Ci muoviamo in uno scenario in cui le connessioni si sono moltiplicate all’infinito e siamo passati dalle 4 P alle 4 E: dal prodotto all’esperienza, da place a every place, da price a exchange, da promotion a evangelist. Il marketing mix è cambiato e ora stiamo entrando nell’era dell’intelligenza e invece di mettere al centro il consumatore dovremo mettere l’individuo. L’azione di Ogilvy Consulting si sviluppa in questo contesto”, ha spiegato nel suo intervento Guerino Delfino, Chairman di Italia, Ogilvy, che lavora anche con Ogilvy Consulting a livello EMEA.
Il manager ha messo in evidenza come oggi non basti più integrare nuove tecnologie per affrontare la trasformazione del marketing, ma come sia fondamentale la capacità di analizzare il futuro e di avere una visione. La creatività in questo processo diventa lo strumento per aiutare i clienti ad accelerare la propria evoluzione così da facilitarne la crescita.
“Ogilvy Consulting è uno dei servizi più richiesti e in rapida crescita all’interno dell’agenzia. È un partner strategico che unisce l’eredità creativa di Ogilvy alla forza di un network globale, con la sua esperienza e agilità. La migliore combinazione per soddisfare con maggiore efficacia le necessità dei clienti di oggi”, ha dichiarato Ann Higgins, Managing Director di Ogilvy Consulting in area EMEA che nell’occasione ha presentato in anteprima lo studio ‘The CMO and the Opportunity of an Era’, un’analisi dedicata alle nuove sfide che si trovano ad affrontare i Chief Marketing Officer in questo momento di trasformazione.
Un ruolo che deve cambiare e dialogare sempre di più con le altre funzioni aziendali per misurarsi con i tanti agenti del cambiamento e continuare ad aiutare i brand non solo a sopravvivere, ma a cogliere tutte le nuove opportunità che sono legate a questa fase di passaggio.
Ogilvy Consulting in Italia sarà guidata da Pietro Paduano che va ad assumere la carica di Managing Director della struttura in aggiunta al suo attuale ruolo di Managing Director Italia di Ogilvy.
La sigla affonda le radici nell’esperienza di OgilvyRED, portando creatività al rigore analitico e all’orientamento al business tipici della consulenza manageriale.
Si tratta di un’offerta end-to-end che lega strategia e implementazione, consentendo all’agenzia di anticipare i trend senza perdere di vista lo sviluppo di nuovi modelli di business, innovazione di prodotto e servizi, e implementazione tecnologica. Ogilvy Consulting traduce la mission ‘We make brands matter’ in idee per il business delle aziende.
“Non più solo progetti di comunicazione, ma quello che ci sta dietro. Sono i nostri clienti che negli anni ci hanno condotto a questo tipo di riflessione. Vogliamo tornare a un marketing fatto di idee”, ha spiegato Paduano.
“I clienti – ha continuato – ci chiedono di aiutarli a orientarsi in questo moltiplicarsi di tecnologie e poi di partire dagli insight per produrre idee di business”.
La proposta della nuova società, che sui singoli progetti integra le proprie competenze con quelle di altre realtà del Gruppo Wpp, si fonda su tre pilastri: growth & innovation, business design e digital transformation. Nell’occasione Paduano ha presentato alcune case history di successo che riguardano clienti del calibro di Alcon (Gruppo Novartis), Ferrero, Colombini, Richard Ginori e Boscolo.
Di Andrea Crocioni – Pubblicità Italia