L’annuncio è arrivato dall’amministratore delegato della casa automobilistica tedesca, dopo un incontro tra i tre grandi produttori di automobili alla Casa bianca. Herbert Diess ha aggiunto che la società potrebbe usare le capacità produttive della Ford in Usa e che sta considerando di realizzare un secondo impianto negli Stati Uniti
Rivoluzione nel mondo delle case automobilistiche mondiali. Ad annunciarlo è Herbert Diess, ceo della Volkswagen che dopo un incontro alla Casa Bianca con Donald Trump e i suoi consiglieri economici, proprio per parlare di investimenti europei nell’auto Usa, annuncia che la casa tedesca sta già negoziando con Ford. “Siamo in negoziati avanzati con la Ford – spiega Diess – per costruire davvero un’alleanza automobilistica globale, che rafforzerà anche l’industria delle auto americana”. Diess ha poi aggiunto che la società potrebbe usare le capacità produttive della Ford in Usa e che sta considerando di realizzare un secondo impianto negli Stati Uniti. L’ammontare degli investimenti per ora rimangono top secret. Saranno annunciati in gennaio o al più a febbraio.
Ed è l’annuncio della creazione di un nuovo impianto produttivo negli Stati Uniti, oltre all’accordo con Ford, la vera arma della Volkswagen. Una risposta alla minaccia di Trump di imporre dazi alle case automobilistiche europee. Nessuna conferma, ma nemmeno una smentita è fino ad ora arrivata dalla Ford. Volkswagen d’altra parte ha già un impianto di assemblaggio a Chattanooga, nel Tennessee. Ma Diess si è solo limitato a dire che la società è in “negoziati abbastanza avanzati in Tennessee, ma potrebbero esserci anche altre opzioni”. Un accordo tra costruttori però, nessuno scambio azionario farà parte del patto.
“Stiamo costruendo un’alleanza con Ford che rafforzerà la posizione di Ford in Europa perché condivideremo le piattaforme”, ha aggiunto Herbert Diess. “Potremmo usare la capacità di Ford qui negli Stati Uniti per costruire auto per noi”. Un accordo comunque ancora in divenire, tant’è che Diess oltre ad annunciare il piano s’è limitato ad aggiungere che i particolari saranno spiegati più ampliamente a gennaio.
Repubblica