La compagine delle associazioni e aziende che sostengono l’istituto di autodisciplina pubblicitaria si apre agli influencer. Attraverso le loro società o le agenzie che li rappresentano, gli influencer possono infatti d’ora in poi associarsi direttamente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria. La decisione, che colloca lo Iap al livello dell’autodisciplina francese che ha adottato questa formula, è frutto della crescente rilevanza che questo soggetti stanno assumendo nella comunicazione social.Da tempo l’Istituto di autodisciplina ha acceso il faro su questa attività, con particolare riferimento alla salvaguardia della trasparenza, alla riconoscibilità della natura commerciale della comunicazione e alla tutela della brand safety aziendale. Dopo l’adozione nel 2016 della Digital Chart, lo Iap ha deciso di coinvolgere direttamente gli influencer invitandoli ad associarsi allo Iap quali soci sostenitori. In questo modo gli influencer, oltre a beneficiare di tutti i vantaggi riservati agli associati (ad esempio accesso diretto al parere preventivo, tariffe agevolate per i servizi), avranno modo di migliorare la propria comunicazione in termini di trasparenza e correttezza.Tra le prime ad accogliere l’invito, con decorrenza dal 1° gennaio 2019, TBS Crew, la società fondata e guidata da Chiara Ferragni, e Openinfluence, società di rilievo dell’influencer marketing. L’effetto diretto di questa adesione è la condivisione del Codice di Autodisciplina e la Digital Chart quali strumenti più efficaci per la tutela del consumatore e per lo sviluppo del mercato. L’effetto di questa adesione è anche il rispetto delle norme e l’assoggettamento al giudizio autodisciplinare.Dall’adozione della Digital Chart in avanti l’Istituto di autodisciplina ha spinto molto sull’attività di moral suasion, spiegando ed informando grandi e piccoli influencer sull’esistenza delle regole autodisciplinari e sulle conseguenti contromosse da adottare per rendere corretta e palese la loro comunicazione.