Enpa-Emma, chiudere riforma Ue con art. 11 come proposto da Pe
I governi dei Paesi Ue non devono cedere alle pressioni dei giganti del web contro la riforma del copyright, e in particolare devono difendere i diritti riconosciuti agli editori dall’art.11 come proposto dal Parlamento europeo. E’ l’appello lanciato dalle associazioni europee degli editori, Enpa ed Emma, in una lettera aperta ai 28 e pubblicata su diversi quotidiani in Belgio, Polonia e Slovacchia, mentre sono in corso i difficili negoziati tra le istituzioni europee per arrivare a un’intesa sul testo legislativo finale della nuova direttiva sul diritto d’autore.
“Voi siete attualmente sotto pressione da parte dei monoliti digitali per indebolire il diritto degli editori di giornali in un modo che legittimerebbe in realtà le pratiche predatrici a cui punta a mettere fine”, scrivono gli editori ai governi europei. Per questo, aggiungono, “se volete un avvenire sostenibile per la nostra stampa professionista e indipendente, se volete un contenuto di qualità e verificato” allora “è giunto il momento di agire e sostenere i diritti correlati degli editori (articolo 11) così come largamente adottati il 12 settembre nel testo del Parlamento europeo”. Perché, avvertono Enpa ed Emma, si tratta di “una tappa essenziale per la diversità e il pluralismo futuri della stampa europea alla base della nostra democrazia”.
ANSA