Anche il colosso dei mobili che ognuno si monta da sé, l’Ikea, fa i conti con la necessità di snellire la struttura, pur non frenando la crescita in nuovi mercati. Complice anche la sfida del digitale, il gruppo svedese si appresta a tagliare 7.500 posizioni amministrative
Secondo quanto riporta l’emittente Usa Cnbc, la notiza riguarda Ikea Group, al quale fanno capo la maggior parte dei punti vendita del mobilificio. Bisogna poi considerà che nel frattempo il gruppo stima di creare 11.500 nuove posizioni nello stesso periodo, legati all’espansione attraverso nuovi formati di negozio e sull’online, puntando alla crescita nell’offerta di servizi e alle potenzialità del digitale.
Cnbc ricorda infatti che Ikea è nel mezzo di una trasformazione che spinge su digitale, consegne e altre tipologie di servizi ancillari alla vendita del mobile, oltre che alla ricerca di nuovi format di vendita in un periodo di pesante rivoluzione del commercio. Per questa ragione, sembra avere individuato ruoli “doppioni” pari al 5 per cento del totale della forza lavoro attuale. “Abbiamo bisogno di semplificare la nostra organizzazione”, le parole del ceo Jesper Brodin alla Reuters. “Negli ultimi anni abbiamo investito in risorse in molti modi e, ad esser onesti, ora ci rendiamo conto che in svariate parti della nostra struttura abbiamo un poco duplicato i compiti”. Al riparo dalla revisione le funzioni ‘operative’ nei negozi e le unità della distribuzione, ma ci potrebbero essere impatti a livello anche locale negli uffici.
Repubblica.it