Una manovra che poteva essere più espansiva, secondo Tria, ma che darà stabilità all’Italia. E per Di Maio non si andrà oltre il 2,4% di deficit nel 2019. Giornata ricca di dichiarazioni sul fronte manovra in attesa del giudizio definitivo di Bruxelles. Spread in salita verso quota 300.
Di Maio: debito non è colpa. «Il debito non deve rappresentare una colpa degli italiani. Il nostro obiettivo è ridurlo facendo degli interventi che ridanno diritti ai cittadini, col massimo dialogo con l’Ue e mai oltre il 2,4% di deficit che abbiamo fissato nella legge di bilancio». Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio in conferenza alla stampa estera. «La garanzia che diamo è che il 2,4 è il termine massimo di deficit e saremo pronti a garantirlo e ad intervenire quando servirà nella legge di bilancio», ha aggiunto. «Ho improntato il mio ruolo di capo politico sul fatto che dall’euro non si debba più uscire e questo non solo lo garantisco come capo politico del movimento ma anche a nome del governo come vicepremier». Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio in conferenza stampa alla Stampa estera.
Tria sulla manovra. «Le manovre correttive si fanno se accade qualcosa». Così il ministro dell’Economia Giovanni Tria rispondendo alle domande durante l’audizione in commissione Bilancio sulla manovra, aggiungendo che «non ha senso discuterne». «Non parliamo di situazioni greche» con deficit a due cifre. In caso servisse «gli aggiustamenti di spesa e altro possono essere tanti e» si possono fare «in modo puntuale senza elementi di emergenza cosi eccessivi».
Spread sfiora quota 300. Lo spread Btp-Bund viaggia a quota 299 punti. Il differenziale di rendimento fra i titoli di Stato italiani e tedeschi è in aumento rispetto alla chiusura di ieri, quando aveva chiuso a 294 punti.
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