“E’ un enorme successo per il presidente”. Così la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, ha commentato con i giornalisti la notizia che i repubblicani, dopo il voto di midterm, non solo mantengono ma rafforzano la maggioranza al Senato, dopo che lo stesso Donald Trump su Twitter ha parlato di una “notte di straordinari successi”.
I risultati che arrivano appaiono infatti confermare che, all”onda blu’ delle vittorie dei democratici i repubblicani, al Senato sembrano rispondere con un ‘muro rosso’, con l’immagine che aveva usato nei giorni scorsi il vice presidente Mike Pence. E questo viene descritto come una vittoria personale del presidente dalla Casa Bianca.
“Il fatto che non stiamo parlando di una batosta questa notte, veramente ci dice molto del nostro presidente e del mio boss”, ha detto Kellyanne Conway, consigliere del presidente, usando il termine con cui Barack Obama aveva descritto la devastante sconfitta dei democratici nel 2010.
Lo stesso Trump insiste su questa interpretazione con un nuovo Twitter in cui, rilanciando un commento in cui si ricorda che “solo cinque volte negli ultimi 105 anni un presidente in carica ha vinto seggi al Senato nelle elezioni di midterm, non fa nessun cenno alla vittoria democratica alla Camera. “Mr Trump è magico, ha la magia che gli esce dalle orecchie. Ha una straordinaria capacità di ottenere voti, i repubblicani sono incredibilmente fortunati ad averlo”, si legge nel commento che Trump ha ritwittato.
Insomma, da parte della Casa Bianca appare evidente che lo ‘spin’ che si darà a queste elezioni è quello che Trump, che da settembre ad oggi ha ha girato il Paese con oltre 80 comizi, è il vero “salvatore” della maggioranza repubblicana al Senato, che in effetti non era mai stata veramente a rischio. Una maggioranza cruciale, soprattutto sul fronte delle conferme dei giudici conservatori nelle corti federali. L’obiettivo è quello di oscurare la vittoria dei democratici alla Camera è una pesante sconfitta per Trump, che aveva rappresentato queste elezioni come un referendum su di lui e la sua presidenza.
Dal prossimo gennaio la nuova maggioranza democratica alla Camera non solo potrà rallentare, se non bloccare, la sua agenda legislativa, ma anche avviare una serie di commissioni d’inchiesta dal Russiagate all’operato della amministrazione. Senza dimenticare che molti dei deputati di sinistra eletti ieri sono stati eletti anche con la promessa di avviare l’impeachment contro Trump.
“Con il controllo della Camera i democratici possono richiedere le dichiarazioni dei redditi di Trump, convocare i suoi familiari a testimoniare, e certo avviare la procedura di impeachment“, ha scritto Tom Steyer, miliardario democratico che sostiene la messa in stato d’accusa del presidente, agli oltre 6 milioni di persone che sono nella sua mailing list.
In realtà, la prospettiva di una politica aggressiva, fino alle estreme conseguenze dell’impeachment, non è appoggiata dall’establishment democratico, come è del resto apparso chiaro dal discorso della vittoria di Nancy Pelosi, che ha fatto un appello allo spirito bipartisan affermando che “siamo stanchi delle divisioni”. Anche perché potrebbe essere controproducente dal momento che, come ricordano amici ed alleati del presidente, Trump acquista maggiore energia e forza politica quando ha un nemico da attaccare e demonizzare.
Adnkronos