All’evento del 30 ottobre le novità di prodotto dopo il tradizionale settembre degli iPhone. Il tablet Pro guadagna il riconoscimento del viso e una connettività avanzata e avrà la superficie anteriore tutta display. Ma c’è spazio anche per il desktop e i portatili
E’ tutto pronto a New York per l’evento Apple di ottobre. Settembre è il mese tradizionalmente legato agli iPhone, ma le novità in ambito iPad e Mac mancavano da un po’. E proprio queste due linee di prodotto saranno al centro del keynote del 30 ottobre, che Repubblica seguirà in diretta dalla Brooklyn Academy of music. Una location con una connotazione decisamente artistica, così come tutto l’evento, lanciato con lo slogan “There’s more in the making”. Il significato sarebbe, tradotto liberamente, “Ecco i nostri nuovi prodotti”, ma la Mela da sempre gioca con gli indizi e il riferimento stavolta sembra essere all’attività artistica, con la frase dell’invito che può suonare come “C’è gusto nella creatività”. Molto probabilmente significa che vedremo un nuovo iPad Pro e una nuova Apple Pencil, ovvero i prodotti più chiaramente dedicati ai creativi, ai grafici e – vista la scelta per i luogo dell’evento – anche alla produzione multimediale, video e musica. Ma non solo: stando alle registrazioni dei seriali sulla banca dati Eurasiatica, dovrebbero esserci anche tre nuovi Mac. Un ultraportatile da 12 pollici che andrà a sostituire il Macbook Air, un aggiornamento importante per l’iMac e – lungamente atteso dalla comunità degli utenti della Mela – un Mac Mini completamente nuovo. Il prossimo iPad, secondo tutti gli indizi, erediterà il Face ID dell’iPhone X, come è anche logico che sia. Ovvero non avrà più il tasto centrale e si sbloccherà con lo sguardo proprio come gli ultimi smartphone della Mela, ma il vantaggio nel formato tablet sarà la superficie a disposizione per il display che, senza più pulsante centrale, sarà sensibilmente più estesa. Il nuovo tablet di fascia alta sarà insomma un “tuttoschermo”, la risoluzione è al momento sconosciuta. A fare coppia con questo nuovo display arriverà con ogni probabilità una nuova Apple Pencil, lo stilo per interagire con l’iPad. Ma il tablet avrà molto probabilmente una caratterstica inedita per Apple su questa gamma di prodotti: potrebbe essere il primo dispositivo iOS a mandare in pensione il connettore Lightning, quello del cavetto di ricarica, per sostituirlo con una porta Usb-C, proprio come sui Macbook. E chissà che la porta Usb-C non sia poi in realtà un connettore Thunderbolt 3, visto che i due standard utilizzano lo stesso tipo di connessione. Apple impiega Thunderbolt 3 su tutti i Mac di fascia medio-alta, e l’iPad Pro, dedicato soprattutto a chi lavora con progetti e documenti molto pesanti in termini di grandezza, potrebbe certamente beneficiare di una trasmissione dati così veloce. Anche qui, vedremo. E’ da un po’ che sul fronte Mac, almeno da quello desktop, tutto tace: i Macbook Pro hanno ricevuto degli aggiornamenti di recente, ma gli iMac sono fermi da più di un anno e il Mac Mini addirittura da quattro. Il 30 dovrebbero fare quindi la loro comparsa le nuove iterazioni dei desktop di Apple (eccetto il Mac Pro, che arriverà nel 2019), con corposi adeguamenti soprattutto per il “piccolo” Mini, che potrebbe diventare una vera workstation, e forse la base di partenza proprio per il Mac Pro del prossimo anno. Stesso discorso per gli iMac, che dovrebbero ricevere nuovi display e architetture interne, con i nuovi processori Intel. In attesa che Apple inizi a sviluppare il suo silicio anche per i Mac come già fa per i dispositivi mobili, una transizione che dovrebbe avvenire entro un paio d’anni. Le previsioni si fermano qui, ma come sempre al keynote del 30 non mancheranno le sorprese.
Tiziano Toniutti, La Repubblica