L’Osservatorio della protezione dei dati britannico ha multato Facebook per circa 645mila dollari “per gravi violazioni della legge” da parte dell’azienda statunitense guidata da Mark Zuckerberg nell’ambito dello scandalo Cambridge Analytica.
“Facebook – questa l’accusa che ha portato alla sanzione – non ha protetto sufficientemente la privacy degli utenti sia prima, sia durante e dopo l’elaborazione illegale dei dati. Una società delle sue dimensioni e competenze avrebbe dovuto conoscere meglio la situazione e fare meglio”. L’importo della sanzione, non particolarmente alto se confrontato ai volumi di affari generati dal social network, è il massimo elevabile dall’Osservatorio, poiché la violazione è avvenuta prima dell’entrata in vigore delle nuove regole europee Gdpr lo scorso maggio e quindi il calcolo è stato effettuato sulle vecchie leggi, risalenti al 1998. Se la violazione fosse stata commessa dopo il Gdpr, la multa avrebbe potuto raggiungere i 22 milioni di dollari o fino al 4% del fatturato globale, che nel 2017 è stato pari a 40,6 miliardi di dollari.
Adnkronos