Bruxelles può mandare 12 letterine, da qui fino a Natale”, ma la manovra “non cambia”. Così Matteo Salvini, ai microfoni di Rtl 102.5. E rincara: “È un attacco all’economia italiana”.
Il vicepremier leghista conferma insomma l’intenzione del governo di non arretrare di un passo sui conti pubblici. E lo fa senza rispondere nel merito alle contestazioni di Bruxelles ma ricorrendo al solito argomento: l’Europa, anzi gli “euroburocrati”, ce l’hanno con l’Italia. “Se insistono a tirare schiaffoni a caso – dice – mi verrebbe voglia di dare più soldi agli italiani”.
La manovra è espansiva, assicura, e contribuirà alla ripresa dell’economia e al calo del debito: “Se la gente lavora di più, spende di più e paga le tasse”. Altre argomentazioni sulle quali la Commissione europea ha sollevato più di un dubbio.
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