I clienti di John Hancock, compagnia di assicurazioni statunitense, ottengono sconti sui premi se raggiungono gli obiettivi di allenamento o acquistano alimenti più salutari
John Hancock è una delle più grandi e antiche compagnie assicurative degli Stati Uniti. Dal 2015, ha deciso di proporre, insieme a quelle più tradizionali, polizze sulla vita basate sui dati e sulle informazioni provenienti da dispositivi indossabili e smartphone. Le polizze erano offerte dal partner commerciale Vitality Group. Qualche giorno fa, l’azienda ha annunciato che il costo e il valore di tutte le assicurazioni sulla vita saranno influenzate dai dati condivisi con le app per il fitness e smartwatch. Insomma, una volta autenticati nell’applicazione e nel sito web, gli assicurati ottengono sconti sui premi assicurativi, se raggiungono gli obiettivi di allenamento o acquistano alimenti più salutari.
A partire dal 2019, i clienti potranno scegliere tra il programma base, in cui gli utenti possono ottenere anche buoni regalo per gli acquisti nei negozi convenzionati e il programma più esteso, in cui è possibile avere anche dispositivi indossabili e sconti fino al 15% sui premi.
Una strategia che potrebbe avvantaggiare sia il consumatore che la stessa John Hancock. Il cliente ci guadagna in salute, e la compagnia paga meno premi e aumenta i crediti. Secondo la stessa Vitality Group, gli assicurati che avevano già scelto questo tipo di polizze, vivono dai 13 ai 21 anni in più rispetto a coloro che scelgono di stipulare assicurazioni tradizionali.
Allo stesso tempo però, ci potrebbero essere diverse implicazioni, soprattutto sul piano della privacy e dei diritti dei consumatori. Come fa notare Reuters , la possibilità che i dati personali vengano utilizzati per selezionare i clienti, ai quali poi vengono offerti sconti e promozioni, crea molte perplessità in coloro che si occupano del trattamento delle informazioni personali e della regolamentazione del mercato assicurativo.
La Stampa