Vogliamo informarvi su una importante novità riguardo il disastro di Genova, avvevnuto il 14 agosto. Ci sono venti indagati per il crollo del ponte Morandi, che ha causato 43 morti. C’è pure Autostrade per l’Italia per responsabilità dell’ente. Le accuse contestate sono disastro colposo, omicidio colpo stradale plurimo e omicidio colposo aggravato dalle violazioni delle norme anti infortunistiche.
Questa è la lista delle persone indagate: l’amministratore delegato Giovanni Castellucci, il direttore operativo centrale Paolo Berti, quello delle manutenzioni Michele Donferri Mitelli, il direttore del Primo Tronco Stefano Marigliani, il responsabile del progetto di retrofitting Paolo Strazzullo, l’ex direttore delle manutenzioni di autostrade Mario Bergamo che nel 2015 lanciò un’allarme riguardo l’importanza di un intevento sul ponte, Riccardo Rigacci, Fulvio Di Taddeo e Massimo Meliani. Per il ministero ci sono il direttore generale per la vigilanza Vincenzo Cinelli, il predecessore Mauro Coletta, i funzionari Giovanni Proietti e Bruno Santoro, il capo ufficio ispettivo territoriale Carmine Testa, il provveditore delle Opere pubbliche di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta Roberto Ferrazza e il dirigente del provveditorato Salvatore Bonaccorso. Infine gli ingegneri della Spea Engineering, la società controllata del gruppo Atlantia, che realizzò il progetto di rinforzo, Massimiliano Giacobbi, Massimo Bazzarelli, e Emanuele De Angelis.
Rilevante l’assenza nell’elenco di Fabio Cerchiai, presidente di Atlantia, anche lui indicato alcuni giorni fa nelle indagini della Guardia di Finanza.