Banca Carige chiude il primo semestre una perdita di 20,2 milioni di euro, riducendo il rosso del primo semestre 2017, quando la perdita è stata pari a 158,4 milioni. Escludendo alcuni “effetti one-off derivanti dalle legacy del passato” il risultato del primo semestre 2018 è a break-even operativo (+20,2 milioni) “e allineato alle previsioni di piano”.
Gli effetti sono riconducibili a perdite su affidamenti creditizi concessi prima del 2014 ceduti o stralciati nel secondo trimestre 2018 e a maggiori accantonamenti a fondo rischi e oneri per indennizzi e penali pretesi da Amissima (circa 23,1 milioni netti).
Il mol derivante dalla differenza tra proventi e oneri operativi ‘core’ è positivo e in crescita a 24,8 milioni, +51,8% su base annua.
Il Margine Operativo Lordo (MOL) derivante dalla differenza tra proventi e oneri operativi “core” risulta positivo e in crescita a 24,8 milioni (+51,8% su base annua).
Il margine d’interesse si è ridotto del 9,7% a 109,2 milioni di euro, le commissioni nette sono scese dell’1,4% a 120,4 milioni e i costi di gestione “core” sono calati del 12,3% a 228 milioni.
Sul piano della solidità patrimoniale, il Cet1 ratio phased-in a fine giugno scorso è pari all’11,8%, superiore al limite regolamentare richiesto dalla BCE del 9,625% e alla soglia suggerita.Il Total Capital ratio phased-in si attesta all’11,9%.
Il CdA ha deliberato di convocare per il 20 settembre prossimo l’assemblea ordinaria degli azionisti, chiamata a decidere, tra le altre cose, sulle richieste di revoca del Board avanzate da Malacalza Investimenti e dal socio Raffaele Mincione.
Teleborsa