“Se ha programmato di viaggiare con un volo Ryanair mercoledì 25 luglio o giovedì 26 luglio e non ha ricevuto alcuna email o alcun messaggio di notifica (della cancellazione del volo, ndr), ci aspettiamo che il suo volo verrà operato regolarmente”.
Questo l’annuncio presente nel sito internet della Ryanair. Eppure, a centinaia di passeggeri che avrebbero dovuto prendere il volo nelle giornate di ieri e l’altro ieri , quel messaggio non è arrivato.
“L’aereo sarebbe dovuto decollare alle 08:55 e la cancellazione del volo è stata comunicata alle 07:40 circa”, spiega Giuseppe mentre è all’imbarco per la Sicilia.
Giuseppe avrebbe dovuto viaggiare con un volo Ryanair, ma a causa dei disagi provocati dallo sciopero, pur di non perdere il viaggio dopo più di un giorno di attesa, è stato costretto a cambiare compagnia di volo.
“Ryanair – precisa Giuseppe – aveva comunicato con largo anticipo quali voli sarebbero stati cancellati perché soggetti a sciopero. Si parla di un preavviso di circa 7 giorni. Avevano assicurato che i clienti che non avevano ricevuto alcuna comunicazione per mezzo email o Sms potevano star certi che il volo ci sarebbe stato. Invece ieri è stato l’inferno: dopo aver effettuato il check in, imbarcato la valigia ed esserci presentati al gate, abbiamo scoperto che il volo era stato cancellato. La compagnia aerea ci ha comunicato la cancellazione del volo una manciata di minuti prima della partenza”.
“Abbiamo provato a contattare Ryanair – continua Francesco – ma il loro sito era congestionato, così come l’applicazione per smartphone. La cosa veramente grave è che il volo doveva partire in quanto compreso nella fascia oraria di tutela, tra le 07.00 e le 10.00, come riportato sul sito internet dell’ENAC”.
Ryanair non prevede la compensazione pecuniaria in caso di sciopero
“Questo sciopero è stato un’odissea che ci è costata quasi 800 euro in più”, racconta Elisa. Doveva recarsi in Sicilia dall’aeroporto di Bergamo Orio al Serio, ma alla fine, pur di non perdere le agognate ferie, ha preso un taxi per andare a Milano Linate da dove poi è partita con un’altra compagnia. Costo totale del volo circa 800 euro in due solo per l’andata, che ora teme non saranno rimborsati neanche in parte. Lo sciopero, infatti, secondo Ryanair, rientra tra le circostanze eccezionali per cui non è prevista la compensazione pecuniaria, al pari di situazioni di “instabilità politica e ragioni di sicurezza e incolumità fisica”.
Dall’avviso sui diritti dei passeggeri di Ryanair. Che il volo sia cancellato per ragioni di suprema importanza nazionale o per lo sciopero, quindi, non importa. Comunque sia, secondo l’azienda, il passeggero non ha diritto alla compensazione pecuniaria: 250 euro per tutte le tratte aree inferiori o pari a 1.500 chilometri, 400 euro per tutte le tratte aree intracomunitarie superiori a 1500 euro e 400 euro per tutte le altre tratte comprese tra 1.500 e 3.500 chilometri.
Voli sostitutivi a 1.000 euro sola andata
Il problema per i passeggeri, disposti a tutto pur di non perdere le vacanze, è stato anche quello di trovare un altro volo disponibile.
“C’erano circa 150 persone in attesa. I posti disponili su altri aerei del vettore irlandese erano in tutto una ventina”, spiega Elisa. “Con due giorni di sciopero il rischio era quello di non partire proprio”.
Chi ha potuto, così, si è rivolto ad altre compagnie aeree o ha cambiato città di partenza, correndo verso altri aeroporti.
“Il costo del volo diretto con Alitalia – spiega Elisa – era arrivato a 1.000 euro in due. Per disperazione abbiamo valutato anche la possibilità di partire in treno, ma costava circa 400 euro. Molti hanno preferito prendere comunque il treno e farsi 13 ore di viaggio pur di partire e risparmiare”.
“I voli sostitutivi Ryanair avevano pochissimi posti liberi, quindi anche io mi sono rivolto a un’altra compagnia aerea pagando il viaggio a mie spese”, racconta Marco, in ritorno a Bologna da Palermo. “Ora spero almeno in un rimborso visto che ci hanno avvertito con Sms ed email della cancellazione del volo solo la mattina stessa. Anzi, sapendo dello sciopero, avevo preventivamente contattato la Ryanair per chiedere informazioni sullo stato del mio volo e mi avevano assicurato che era tutto a posto”.
Oltre al danno, quindi, la beffa.
La class action per ottenere il rimborso
Per ottenere il rimborso Marco ha chiesto “la consulenza di un sito web specializzato che offre consulenza legale”.
Anche il Movimento Consumatori ha fatto sapere in una nota che assisterà i passeggeri “per la presentazione dei reclami e l’avvio, in caso di rigetto delle richieste in via stragiudiziali, di un’azione collettiva per il recupero del dovuto”.
“Spero sia organizzata al più presto una class action per fare causa a Ryanair”, afferma Elisa. “Se non dovessero riconoscerci il rimborso, la prossima volta lo sciopero lo facciamo noi passeggeri”.
Silvia Scaramuzza, Business Insider