Non solo divertimento, svago e relax. La vacanza, che si scelga di andare oltreoceano o a due passi da casa, si dovrebbe programmare con cura, prestando attenzione ai rischi che si possono correre, dalle infezioni in viaggio alle scottature, passando da intossicazioni alimentari e farmaci che non si trovano. Ecco qualche consiglio per una vacanza sicura.
• INFEZIONI IN VIAGGIO
Chi ha puntato il dito sul mappamondo e scelto zone tropicali e subtropicali, dovrebbe prestare particolare attenzione alle principali virosi trasmesse dalle zanzare del genere aedes (Dengue, Chikungunya, Zika virus) e alla malaria, patologia parassitaria trasmessa invece dalle zanzare del genere anopheles, estesamente presente in Africa, Asia e alcune aree delle Americhe. Oltre al consiglio di utilizzare repellenti antizanzare e zanzariere, gli esperti consigliano di evitare l’esposizione nei momenti della giornata in cui questi insetti sono più attivi: la mattina presto e la sera (per il vettore di Dengue e Chikungunya) e la notte (per il vettore della malaria).
In caso di soggiorno in aree a rischio per la malaria, in particolare dove fosse presente la forma più severa, causata dal Plasmodium falciparum, oltre alla profilassi comportamentale, sono raccomandate misure di profilassi farmacologica (chemioprofilassi), con l’impiego di principi attivi quali meflochina, atovaquone-proguanil e doxiciclina, ciascuno secondo uno specifico schema posologico.
“L’utilizzo dell’associazione atovaquone-proguanil, principio attivo con ottima efficacia e tollerabilità, può tuttavia talora rappresentare una barriera economica soprattutto per le famiglie numerose in caso di lunghi soggiorni – precisa Francesco Castelli, membro della Società italiana malattie infettive e tropicali (Simit) – e nella popolazione migrante che rientri temporaneamente nel proprio paese di origine. Inoltre, nella consapevolezza che nessuna misura di profilassi può escludere in modo assoluto il rischio di infezione, si raccomanda ai viaggiatori che presentino sindromi febbrili dopo un soggiorno in area endemica di rivolgersi tempestivamente al medico. Spesso il principale ostacolo all’adozione di adeguate misure di profilassi è la mancata percezione del rischio. Per tale ragione, sarebbe auspicabile una maggiore sensibilizzazione su questo tema dei viaggiatori stessi, ma anche degli operatori di settore e dei medici di famiglia”.
Tra i protocolli da considerare ci sono i vaccini, raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità, che proteggono da malattie specifiche come la febbre gialla (in particolare per chi viaggia in Africa e America latina, centrale e Caraibi), l’encefalite giapponese (paesi asiatici), meningite tetravalente, tifo, colera, epatite A e B e richiamo dell’antitetanica (per tutto il mondo).
• I RISCHI IN ITALIA
Nel nostro Paese l’Aedes albopictus, conosciuta meglio come “zanzara tigre”, è considerata in grado di trasmettere alcune patologie. E infatti sono stati notificati casi di Dengue e Chikungunya autoctoni.
“La presenza stabile del vettore e le condizioni climatiche nel nostro paese – continua Castelli – potrebbe comportare il ripetersi di casi autoctoni qualora si verificasse la presenza di portatori paucisintomatici (con pochi sintomi) del virus, di rientro dai paesi endemici. Recentemente inoltre, alcuni studi hanno mostrato una parziale competenza di questo vettore per la trasmissione di zika virus, sebbene non siano mai stati segnalati casi autoctoni in Europa trasmessi dalla zanzara, ma da via sessuale. Aedes aegypti, il principale vettore di dengue, chikungunya e Zika virus, non è mai stato rilevato in Europa, se non sulle coste orientali del Mar Nero”.
• INTOLLERANZE ALIMENTARI
Tra le infezioni più comuni alle quali si è esposti in vacanza ci sono quelle dovute ai batteri Campylobacter, Salmonella ed Escherichia coli, con sintomi come nausea, vomito, crampi addominali e diarrea. Difendersi si può, prestando sempre attenzione alle condizioni igieniche e alla preparazione dei cibi, evitando di mangiare alimenti crudi o poco cotti (in particolare verdura e frutti di mare) e, se si cucina per conto proprio, assicurarsi di lavare bene il cibo, usando una fonte di acqua sicura, preferibilmente in bottiglie sigillate. Importante, poi, il rispetto della catena del freddo per evitare sbalzi di temperatura dannosi per la conservazione degli alimenti. Per chi, poi, soffre di allergie alimentari è bene pianificare attentamente gli spostamenti e verificare disponibilità dei cibi nella zona di destinazione.
• COLPI DI CALORE
Bere spesso, bagnare la testa ed evitare di uscire nelle ore più calde. E se la vacanza interessa l’Italia, dare un’occhiata ai bollettini sulle ondate di calore, un nuovo sito messo a punto dal Sistema operativo nazionale di previsione e prevenzione degli effetti del caldo sulla salute che elabora e pubblica ogni giorno (fino al 15 settembre) le informazioni sulle ondate di calore nel nostro paese. Ecco le principali città: Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona, Viterbo.
• IL KIT MINIMO DI FARMACI IN VALIGIA
Assicurarsi di mettere nella valigia il kit minimo che comprende antipiretici, antinfiammatori, analgesici, ma anche cortisonici in pomata o antistaminici, da utilizzare per esempio nel caso di allergie o punture di insetti. Senza dimenticare cerotti, disinfettanti e garze, che a volte possono essere non così facilmente reperibili. Chi ha patologie croniche, è bene che porti con sé le quantità necessarie o, se va all’estero, che sappia il nome della molecola (e non del farmaco sulla confezione).
Repubblica.it