Il rapporto Enac 2017: sale la quota delle compagnie a basso costo che dominano in Italia. I passeggeri, complessivamente, sfiorano ormai quota 175 milioni. Bene tutti gli scali maggiori tranne Fiumicino che resta al primo posto ma perde l’1,8%, contro un guadagno medio nazionale del 6,2%
L’Italia si conferma un’oasi per le compagnie low cost, con Ryanair che domina il mercato. Un caso non raro ma di certo unico nel panorama europeo che ci vede al primo posto per penetrazione di vettori a basso costo col 51% del totale. Allo stesso tempo, spiega l‘Enac nella sua relazione annuale presentata dal presidente Vito Riggio, prosegue il trend di crescita del trasporto aereo che si pone in linea con l’Europa. Se Ryanair resta complessivamente il vettore numero uno con oltre 36 milioni di passeggeri, Alitalia segue con 21,7 milioni. Ma la ex compagnia di bandiera sale al primo posto se si confrontano i dati sulle partenze dei voli nazionali. La classifica che prende in considerazione il traffico internazionale (ovvero arrivi più partenze) vede di nuovo dominare la linea aerea irlandese con 25,1 milioni, seguita da EasyJet con 13,6 e Alitalia con 9,6 milioni di passeggeri.
In totale negli aeroporti italiani sono transitati quasi 175 milioni di viaggiatori con un incremento del 6,2% rispetto al 2016. In aumento del 2,4% anche i movimenti aerei commerciali (e quindi i decolli e gli atterraggi). Netto poi l’incremento del trasporto cargo (merce più posta) con un totale di 1.090.923 tonnellate di beni, il 9,2% in più sul 2016. Nel dettaglio degli scali principali, quello di Malpensa mostra 22 milioni di passeggeri e una crescita a doppia cifra col 14%. Bene anche Bergamo Orio al Serio con 12,2 milioni (+10%), l’aeroporto dominato da Ryanair. Per numero di passeggeri quello di Roma Fiumicino resta al primo posto con 40,8 milioni di presenze ma va sottolineato il calo sensibile dell’1,8% rispetto al 2016.
Infine uno sguardo al fenomeno dei droni: l‘Enac, nel 2017, ha valutato 2.697 dichiarazioni di operatori Sapr (Sistema aeromobile di pilotaggio remoto) per operazioni specializzate “non critiche“. E sempre lo scorso anno, sono state concesse 824 autorizzazioni per operazioni specializzate “critiche” e sono stati emessi tre Permessi di volo Sapr di massa operativa maggiore di 25 chili.
Lucio Cillis, Repubblica.it