Per chi non è chiamato a farlo ogni giorno, compilare un assegno può risultare una pratica che presenta qualche insidia, ma basta seguire alcuni piccoli consigli per portare a termine la compilazione senza errori e senza mettere a rischio la somma di denaro che si sta trasferendo. Per poter procedere alla compilazione di un assegno è necessario, anzitutto, conoscere il nome dell’intestatario del conto (che deve corrispondere al nome di chi compila e firma l’assegno), l’importo da trasferire e il nome del beneficiario, ovvero di chi riceverà la somma indicata. Ricordiamo che, per un importo superiore ai 1.000 euro, è necessario specificare sull’assegno la clausola ‘Non Trasferibile’.
Nella parte superiore dell’assegno è richiesto di specificare il luogo, ovvero la città in cui l’assegno viene compilato, la data e l’importo da trasferire espresso in numeri (ad esempio ‘172,00’). Nella parte centrale dell’assegno sarà poi necessario esprimere in lettere l’importo dell’assegno – nel nostro esempio, dovremo scrivere ‘centosettantadue/00’, con l’importo in centesimi espresso in numeri dopo il simbolo ‘/’ – e il nome del beneficiario – ovvero il nome e cognome della persona o dell’azienda a cui è rivolto l’assegno.
Nella parte inferiore a destra, infine, chi compila l’assegno – ovvero l’intestatario del conto – deve apporre la firma per la sua convalida. Qualora la firma apportata risultasse diversa da quella depositata in sede di apertura del conto, l’assegno è da ritenersi nullo. All’interno del tagliandino, ovvero la parte che rimane attaccata al libretto una volta che viene staccato l’assegno, è opportuno segnare le seguenti informazioni affinché il correntista intestatario si ricordi dei vari assegni compilati: data assegno, a favore di (qui va riportato il nome del beneficiario), importo e causale.
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