L’ex direttore dell’Fbi silurato dal presidente Usa attacca nel corso di un’intervista rilasciata alla Abc: “È moralmente inadeguato”
Donald Trump “non è moralmente idoneo” a fare il presidente degli Stati Uniti. E “potrebbe essere vulnerabile a un ricatto della Russia“. È un attacco durissimo quello che James Comey, ex direttore dell’Fbi, assesta nei confronti dell’inquilino della Casa Bianca. Il set nel quale viene lanciato il guanto di sfida è quello dell’emittente Abc che lo ha intervistato. E Comey va già pesante, contro l’uomo che ha deciso il suo siluramento: “C’è certamente qualche prova di ostruzione della giustizia” nelle azioni del presidente Donald Trump. Alla domanda se il riferimento sia a quando Trump gli chiese di porre fine alle indagini sull’ex consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca Michael Flynn, Comey ha risposto: “Può darsi”. “Il nostro presidente – ha affermato Comey – deve aderire e incarnare e avere rispetto per i valori che sono sono alla base di questo Paese. Il più importante è la verità. E questo presidente non è capace di farlo”. Quanto al rischio che Trump sia ricattabile da Mosca il riferimento è al famigerato dossier di Cristopher Steel, l’ex spia britannica che raccolse informazioni su Trump in Russia, alcune delle quali molto imbarazzanti. Comey definisce Trump “una foresta in fiamme”. E poi mette in guardia: “È un momento pericoloso per il nostro Paese”. L’attuale presidente, aggiunge, “può fare enormi danni, può fare danni ai valori fondanti del nostro Paese come la verità”.
La Repubblica