«Perché facciamo meno sesso?», si chiede sulla copertina del settimanale 7 in edicola questa settimana la collega Irene Soave. Dati alla mano: negli ultimi 15 anni la frequenza dei rapporti, nelle coppie italiane, è scesa del 10%. Ha chiesto un parere anche a me e in effetti non posso che confermarlo: gran parte delle storie che ricevo per la rubrica #sessoeamore parla proprio di questo. Ma se da un lato molti lamentano una crisi con il o la partner ufficiale, dall’altro mi scrivono che il sesso non manca e anzi va alla grande …con il o l’amante. Insomma, si fa meno sesso in coppia ma si continua a farlo fuori dalla coppia? Quando ho lanciato il dibattito sul mio profilo Facebook mi ha subito scritto, in privato, Italo. 46 anni, è sposato con una coetanea con la quale sta da quasi vent’anni e, dice, «desiderio e fantasia non mancano». Mancano però «energie, spazi e tempo». «Abbiamo due figli, di 10 e 12 anni, viviamo in 90 metri quadri e se lo facciamo quando ci sono loro ci sentono», racconta. La soluzione c’è: il motel vicino a casa – peccato che per avere una serata libera serva una babysitter (e bisogna permettersela). Morale: Italo e la moglie arrivano forse a quattro rapporti al mese, da sommare a «qualche giochetto al volo anche a casa». Per loro non c’è piano B e nessuna soluzione per l’immediato futuro, se non aspettare le vacanze e sperare nell’aiuto dei nonni. Se facciamo meno sesso sarà di certo a causa di pornografia, internet e relazioni zoppicanti (alcune delle ragioni evocate nel pezzo di 7). Ma c’è anche chi non lo fa solo perché non può permetterselo.
Mi chiamo Italo, ho 46 anni e sono sposato con una coetanea con la quale sto da circa vent’anni. E sì, anche noi siamo una di quelle coppie che si lamenta di fare meno sesso rispetto a una volta. Ma nessuna crisi: tra noi non mancano né desiderio né fantasia, ma semplicemente energie, spazio e tempo. Mi spiego meglio: abbiamo due figli di 10 e 12 anni e viviamo in 90 metri quadri. Se lo facciamo quando i ragazzi sono in casa ci sentono, quindi evitiamo. Del resto, se lo facessimo mentre dormono, sentirebbero comunque.
Il motel e la babysitter
Non ci stiamo nascondendo dietro scuse che giustifichino eventuali cali del desiderio. Anzi, questo c’è sempre e più che mai: infatti, per fare sesso bene come piace a noi (ci piace sperimentare cose nuove e provare diverse fantasie, per esempio provando i sex toys) abbiamo trovato una soluzione. Cioè un motel discreto vicino a casa. E qui torniamo al discorso di spazio e tempo. Perché se l’opzione motel risolve entrambi i problemi, occorre comunque trovare una babysitter che ci tenga i bambini. Ma una babysitter costa e possiamo permettercela solo ogni tanto. Certo, con più soldi in tasca ci ritaglieremmo più spesso serate tutte per noi. Purtroppo, non possiamo farlo. In tutto direi che riusciamo ad avere un rapporto completo circa tre o quattro volte al mese. Ogni tanto, anche qualche giochetto al volo in casa. La media «standard» di due rapporti a settimana? Per noi, un miraggio.
Nessun piano B
Non abbiamo un piano B e nemmeno una soluzione in vista per l’immediato futuro. Per fortuna ci sono le vacanze, e quando i bambini sono dai nonni riusciamo ad avere tanto tempo tutto per noi nel quale «recuperare». Il lato positivo è che i nostri pochi incontri sono sempre molto intensi e variegati, ma non nascondiamoci dietro a un dito: se potessimo farlo due o tre volte a settimana saremmo molto più contenti.
Italo, 46 anni (introduzione alla lettera di Greta Sclaunich, per la rubrica #sessoeamore del Corriere.it)