La Cina deve reagire al Taiwan Travel Act varato dall’amministrazione statunitense, che permette l’invio di personale diplomatico Usa a Taiwan, e deve prepararsi anche a uno “scontro militare diretto” nello stretto di Taiwan. Lo sostiene in un editoriale pubblicato oggi il tabloid Global Times (prodotto dal quotidiano ufficiale del Partito Comunista Cinese, il Quotidiano del Popolo) che attacca gli Usa e promette contromisure dopo la visita sull’isola di un diplomatico dell’Ufficio per l’Asia orientale e il Pacifico, Alex Wong, grazie alla nuova legge che incoraggia gli scambi tra Washington e Taipei. “Dobbiamo ribattere contro l’attuazione del Taiwan Travel Act di Washington”, scrive in un editoriale il quotidiano di Pechino che ipotizza tre diverse possibilita’: il divieto di avere rapporti con la Cina da parte dei funzionari Usa che si sono recati a Taiwan, fino a quando non lasceranno l’incarico; esercitare pressioni nelle aree di cooperazione bilaterale e nelle sedi internazionali, a cominciare dalle Nazioni Unite, e infine, prepararsi a un possibile “scontro militare diretto nello Stretto di Taiwan” che divide la Cina continentale dall’isola autonomamente gestita. “Occorre chiarire che l’escalation allo scambio di funzionari tra Stati Uniti e Taiwan portera’ serie conseguenze a Taiwan”, scrive il Global Times, che torna a suggerire l’ipotesi di inviare aerei militari e navi da guerra nello stretto che divide Cina e Taiwan.
L’avvertimento del tabloid di Pechino arriva dopo il durissimo monito del presidente cinese, Xi Jinping, che alla chiusura dei lavori dell’Assemblea Nazionale del Popolo, martedi’ scorso, aveva dichiarato che qualsiasi sforzo per separare Taiwan dalla Cina e’ “destinato a fallire” e andra’ incontro alla “punizione della Storia” in quello che appare come il piu’ forte avvertimento lanciato da Xi, sulla questione di Taiwan.