Michael O’Leary mette sul piatto 100 milioni di euro per salire fino al 75%. In tre anni e con una flotta di 36 aerei, gli irlandesi puntano a ottenere i primi risultati positivi. L’ex campione di Formula 1 sarà il presidente del vettore LaudaMotion
Michael O’Leary, zitto zitto, con 100 milioni di euro mette un piede in LaudaMotion, la compagnia fondata, poi venduta e recentemente riacquistata dall’ex campione di Formula Uno Niki Lauda dopo il fallimento di Air Berlin, che ne deteneva il marchio.
Ryanair ha raggiunto un accordo vincolante che apre le porte della compagnia austriaca con una quota iniziale del 24,9%, ma con una crescita destinata a salire fino al 75% del totale in un’area strategica, nel cuore dell’Europa e all’interno del regno, fino ad oggi difeso strenuamente, da Lufthansa. Per l’ingresso in LaudaMotion Ryanair ha in tasca una cifra di poco inferiore ai 50 milioni di euro. L’accordo sarà destinato a passare i controlli ai Raggi X dell’antitrust dell’Unione europea. Oltre a questa somma prevista per l’acquisizione del 75% di LaudaMotion, Ryanair sborserà altri 50 milioni per sostenere il primo anno di avvio delle attività oltre ai costi operativi per sostenere il marchio. Si tratta di una operazione, che secondo Ryanair, “mira a supportare il piano di Lauda di sviluppo e crescita della compagnia austriaca”, uscita vincitrice dalla lotteria del fallimento di Air Berlin-Niki. Niki Lauda e i manager di Ryanair puntano al raggiungimento della redditività entro il terzo anno di attività. Il piano di crescita è pronto al decollo con una flotta 30 Airbus di medio raggio. Niki Lauda presiederà il cda della compagnia, mentre Ryanair fornirà sostegno finanziario e manageriale, oltre a 6 aerei in wet-lease – affitto – nel corso del 2018.
Lucio Cillis, La Repubblica