A gennaio la produzione industriale diminuisce, rispetto a dicembre 2017, dell’1,9%. Nella media del trimestre novembre-gennaio l’indice aumenta dell’1,0% rispetto al trimestre immediatamente precedente. E’ quanto rende noto l’Istat, precisando che, corretto per gli effetti di calendario, a gennaio l’indice aumenta in termini tendenziali del 4,0% (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di gennaio 2017). In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a gennaio 2018, aumenti significativi nei raggruppamenti dei beni di consumo (+8,6%), dei beni strumentali (+7,6%) e dei beni intermedi (+6,2%); una diminuzione marcata segna invece il comparto dell’energia (-15,1%). Per quanto riguarda i settori di attività economica, a gennaio 2018 i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+14,1%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+11,1%) e delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (+8,4%). Le diminuzioni maggiori si registrano nei comparti della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria (-17,1%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati e dell’attività estrattiva (entrambi -3,5%). “Dati altalenanti. Dopo il calo di novembre e la risalita di dicembre, ora la produzione scende nuovamente su base mensile”, ha commentato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“In particolare, i beni di consumo durevoli, che a dicembre avevano registrato un notevole balzo tendenziale del 16%, ora precipitano del 5,6% rispetto al mese precedente. Dovremo, quindi, vedere l’andamento dei prossimi mesi per capire il trend”, ha aggiunto Dona.
ItaliaOggi