L’Aeroporto di Trapani Birgi, un tempo “salda base” della compagnia aerea Ryanair che ne ha sostenuto il decollo, sarà servito da un network di collegamenti estremamente limitato nella programmazione estiva 2018. Ma gli attori del territorio trapanese non demordono.
Dopo la dichiarazione di Ryanair a proposito del proprio impegno di propri voli sullo scalo del nord-ovest della Sicilia nonostante la cancellazione come “base” seguite da quelle del vertice di Airgest, il Libero Consorzio Comunale di Trapani ha fatto sapere di avere restituito alla Regione Sicilia la somma di 2.580.660 che era stata stanziata come forma di compensazione per i danni subiti dallo stop ai voli passeggeri nel 2011 durante le operazioni militari legate alla guerra in Libia.
Si vuole, in sostanza, che gli oltre due milioni e mezzo di euro siano destinati a sostenere l’operazione di comarketing con Ryanair sull’aeroporto di Birgi. Con l’aggiunta di un milione e 250 mila euro, che rappresenta il “canestrino” a cui 13 dei 24 Comuni della provincia di Trapani hanno deciso di concorrere. Una mossa dettata dalla consapevolezza del crollo delle presenze turistiche prospettate dalla mancanza di frequenze e rete di collegamenti. Tutto ciò in attesa che il gestore Airgest predisponga il nuovo bando, dopo quello bocciato dal Tar, per la piena operatività dello scalo trapanese.
Al nuovo piano straordinario di comarketing hanno deciso di aderire i comuni di Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi-Segesta, Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, Favignana, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Petrosino, Paceco, Salemi, San Vito Lo Capo, Valderice. Le adesioni restano aperte, fanno sapere dal Distretto turistico della Sicilia Occidentale. Resta da vedere se tempi e modalità saranno sufficienti a garantire un concreto piano di rilancio dell’aeroporto di Trapani.
Ilmessaggero.it (Teleborsa)