Parla cinese il nuovo maggiore azionista del gruppo automobilistico Daimler. Infatti la Geely, controllata dal miliardario Li Shufu attraverso Zheijang Geely Holding Group, ha confermato di avere acquisito una quota del 9,7% di Daimler AG attraverso interventi sul mercato. Comunque – si spiega in una nota – “per il momento né Geely Group né altre società del gruppo Zheijang Geely Holding intendono acquistare ulteriori azioni”.
“Daimler è un’azienda eccezionale con un management di prim’ordine e sarà un onore sostenere in futuro questa squadra”, sottolinea Li Shufu, che si dice “particolarmente lieto di accompagnare Daimler nel suo cammino per diventare il principale fornitore mondiale di mobilità elettrica”.
Con l’acquisto del 9,7% Li Shufu diventa il maggiore azionista di Daimler AG. Con un fatturato che supera i 42,7 miliardi di dollari nel 2017, Zheijang Geely Holding è il più grande gruppo automobilistico privato cinese: fra i suoi asset la maggiore casa cinese Geely Automobile (con una quota del 46 %), Volvo Cars (100 %), Volvo Trucks (8,2 %), Lotus Motor Cars (51%), Proton Cars (49,9%), London Taxi (100%) e Cao Cao (100%), il più grande fornitore cinese di car sharing, che gestisce una flotta di circa 16.000 veicoli elettrici in tutto il mondo.
Confermando a sua volta la mossa dell’imprenditore cinese il gruppo tedesco lo definisce “un nuovo azionista impegnato sul lungo termine, convinto dalla forza innovativa di Daimler, dalla sua strategia e del potenziale futuro”. Daimler sottolinea di “conoscere e apprezzare Li Shufu come un imprenditore cinese particolarmente preparato con una chiara visione per il futuro”, un interlocutore “con il quale sarà possibile discutere in maniera costruttiva sui cambiamenti nel settore”. Daimler ricorda di avere già “un portafoglio e una vasta presenza in Cina e con Baic Motors un partner forte sul posto”.
Nonostante il maxi investimento di circa 7,5 miliardi di euro per l’acquisizione della quota di Daimler, per il nuovo azionista si preannuncia comunque un immediato ritorno di quasi 380 milioni di euro – pari a un ritorno del 5% – grazie al dividendo da 3,65 euro (il più alto nella storia del marchio) che verrà messo in pagamento il prossimo 10 aprile.
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