Easycoop, il servizio di spesa online di Coop Alleanza 3.0, porta la sua bandierina in Veneto dopo il debutto un anno fa a Roma e lo sbarco, a fine 2017, a Bologna.
Sei nuove province servite, l’idea è replicare dalla natia Emilia Romagna (dove il marchio consegna da gennaio anche nelle case di Modena, Reggio Emilia e Ferrara), e fino alle porte di Venezia la formula dei freschissimi a domicilio e dello spesone da ipermercato fatto sul web, imponendosi come il fornitore per la dispensa degli italiani.
Nel carrello virtuale, 11 mila prodotti, di cui oltre 3 mila del reparto frutta, verdura, carne, pesce, salumi, latticini, incluse specialità regionali e marchi. Senza dimenticare il focus sull’innovazione che pulsa anche dall’estero dove le consegne sono a domicilio, ma anche a modello drive in.
Nella Penisola dei campanili e dei mercati rionali «la reazione al servizio è stata oltre le attese a Roma», racconta a ItaliaOggi Andrea Zocchi, amministratore delegato di Digitail, la società creata per gestire Easycoop, «mentre in Emilia abbiamo fatto i numeri della Capitale in pochi mesi di roll out. E il Veneto ha messo il turbo alle consegne in sole due settimane (il servizio ha debuttato il 12 febbraio, ndr)».
Benché «la spesa online sia ancora un frammento piccolissimo nel panorama tricolore, dove tutto il mercato vale poco più di 800 milioni di euro, lo 0,5% del carrello della gdo», spiega il manager, «è importante investire per creare le basi a un modello italiano, che ancora non esiste, di e-commerce da supermercato».
A oggi il web prevale infatti «per una spesa di stoccaggio programmata anche per abbattere le tariffe di consegna», sottolinea Zocchi, «ma stupisce anche il numero di freschissimi consegnati sul pianerottolo».
L’investimento previsto per l’evoluzione del servizio è di 50 milioni di euro in tre anni e l’idea di Coop, che opera dal lunedì al sabato rifornendosi da poli logistici definiti «dark store», ovvero supermercati chiusi al pubblico con tutte le referenze, è trasformare Easycoop in un nuovo mezzo per incrementare il traffico nei negozi. «L’omnicanalità è fondamentale e non si può fare a meno di pensare all’esempio della Svizzera dove si passa a ritirare in auto la spesa, che viene caricata dagli addetti in due minuti, o ad altre formule di click and collect. Penso anche a quelle dell’americana Walmart dove il cliente viene geolocalizzato all’interno del punto vendita e seguito passo passo negli acquisti e nelle consegne».
Se la spesa per gli italiani oggi è una routine e la missione dell’e-commerce è stata quella di semplificare la vita, c’è anche l’intenzione di apportare qualche modifica per rendere la spesa online appetibile. «Oggi c’è la corsa ad essere anche un player online ma effettivamente devono essere ancora fatti passi importanti in tema di ingaggio del consumatore», aggiunge il ceo di Digitail.
Non sono previste al momento nuove estensioni del servizio. «La priorità in termini generali è consolidare la nostra posizione per garantire un’offerta commerciale eccellente in un territorio ampio, in cui serviamo 6 milioni di persone». Easycoop non arriverà ad esempio a Milano e provincia, un’area che da sola muove la maggior parte del traffico dell’e-commerce online, per ragioni associative. Coop Lombardia non rientra infatti in Coopalleanza 3.0, costituita nel 2016 per riunire Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest e Coop Estense.
Francesca Sottilaro, ItaliaOggi