«Riepilogo situazione confronti tv. Salvini non fa confronti con me perché lui non ha tempo per la tv, deve fare i comizi in piazza. Di Maio perché io non ho il suo stesso status, non sono alla sua altezza. Berlusconi perché i confronti li fa solo con Vespa e i ricordi del suo passato. Per noi cambia poco: saremo il primo gruppo parlamentare, il primo partito. Ma colpisce l’assurdità di un dibattito politico senza confronti tv. Benvenuti nella campagna elettorale italiana del 2018». Lo scrive su Facebook Matteo Renzi dopo che Salvini ha reso noto che non ci sarà alcun confronto televisivo martedì prossimo a Porta a Porta da Bruno Vespa.
«Per anni ho chiesto un faccia a faccia a Renzi e lui si è negato sdegnosamente ora improvvisamente io dovrei rinunciare al mio tour elettorale per accontentarlo? Troppo tardi. Io non tradisco le migliaia di elettori che affollano i miei comizi, che la settimana prossima mi aspettano in Emilia e in Toscana tradite dal Pd. Io guardo al futuro e non perdo tempo con chi di tempo ne ha avuto fin troppo. Se Renzi vuole un confronto lo aspetto in piazza, magari a Bologna dove molti elettori stanno passando dal PD alla Lega», ha detto Salvini.
«Io ho un comizio già prenotato a Bologna, quindi se si trova un’altra soluzione va bene» perché «la tv è importante, ma la gente reale ha gli stessi diritti di chi sta seduto in poltrona», ha aggiunto all’AdnKronos Salvini. «Io – ha spiegato il leader della Lega – dico che non do buca a centinaia di persone, a Bologna, una città con tutta la sua storia». «È da quattro anni, da quando sono segretario della Lega che gli chiedo un confronto – ha sottolineato – io sono sempre pronto, anche a un confronto all’americana con tutti, anche con Di Maio». «Una cosa che mi piacerebbe molto, mettiamoci d’accordo», ha concluso Salvini.
Il leader dei 5 stelle intanto torna ad attaccare l’informazione del servizio pubblico: «I telegiornali della Rai – scrive il vicepresidente della Camera sulla sua pagina Facebook – stanno continuando nella propria campagna elettorale, in cui prendono le parti di centrodestra e centrosinistra con il chiaro obiettivo di attaccare il MoVimento 5 Stelle. Oggi l’ultima scelta politica contro di noi: c’è una grande inchiesta a Napoli, nata dal lavoro di FanPage, un’inchiesta che tocca il mondo della politica, ovvero esponenti del Pd e Fratelli d’Italia. Cosa fanno i tre telegiornali Rai? Danno la notizia, che è troppo grossa per essere nascosta, ma non la legano ai servizi di politica. E allo stesso tempo non viene fatta nessuna domanda al riguardo a Matteo Renzi o a Giorgia Meloni. Loro – attacca Di Maio – possono parlare di ciò che gli pare, tanto la Rai li tutela . «Questa non è una campagna elettorale giocata ad armi pari, qui c’è qualcuno che bara usando la Rai che dovrebbe essere patrimonio dei cittadini invece è patrimonio dei partiti», conclude il candidato premier 5 Stelle.
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