Le vendite sono salite sensibilmente. La cinese Ant Financial punta a rubarle lo scettro di unicorno (startup in grado di crescere oltre il miliardo di valutazione) più prezioso di sempre
Uber riduce le perdite, che restano ingenti, grazie a un nuovo record delle vendite. L’app per servizi di auto con conducente chiude il quarto trimestre con un rosso di 741 milioni di dollari, su ricavi dal suo servizio di trasporti per 2,2 miliardi di dollari, il 61% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Le prenotazioni lorde, ovvero il valore totale delle transazioni sulle sue app, hanno raggiunto gli 11,1 miliardi di dollari, in aumento del 14%. Al netto dei compensi in titoli, le perdite sono calate a 741 milioni dal miliardo del trimestre precedente. Le perdite operative sono migliorate a 607 milioni dai 743 milioni del terzo trimestre.
Nell’intero esercizio 2017, turbolento per le molte vicissitudini societarie che tra le altre cose hanno messo in sella alla compagnia Dara Khosrowshahi (da settembre), le vendite sono state di 7,5 miliardi di dollari ma il rosso è stato forte, a quota 4,5 miliardi. A conferma di quanto la scommessa della giapponese SoftBank, che il mese scorso ha sborsato oltre 9 miliardi per diventare il primo azionista della compagnia, sia difficile. In cassa Uber ha ancora 6 miliardi di dollari, il 13% in meno dell’anno prima.
All’orizzonte ha anche una sfida, anche se solo simbolica, lanciata dalla cinese Ant Financial, che punta a raccogliere 5 miliardi di dollari prima dell’Initial public offering. Una raccolta fondi che potrebbe concedere al colosso dei pagamenti mobili una valutazione di 100 miliardi di dollari, rendendola la ‘unicorn’ che vale di più al mondo, sopra anche ai 68 miliardi di dollari di Uber. Lo ha riportato il Financial Times, sottolineando che l’elevata valutazione è una spinta anche per Alibaba, che ha una quota del 33% nella società.
Repubblica.it