“La sinistra non è spaccata”, alcuni hanno accolto l’invito del sindaco di Macerata “altri hanno ritenuto prevalente manifestare i valori dell’antifascismo e non cedere la piazza ai movimenti fascisti”. Così il presidente del Senato e leader di Liberi e Uguali ospite di Radio Anch’io, spiegando che la piazza si può gestire “in modo ordinato, sicuro” e che “negandola si creano più tensioni”. I principi dell’antifascismo, ha ribadito, “non possono essere messi in discussione”.
“Cavalcare la paura – aggiunge Grasso – non fa bene al Paese, bisogna fermare le tensioni sociali”. Al leader del Pd che parla di atto razzista ma non di terrorismo Grasso risponde che “sparare contro le persone è terrorismo puro. Tra colpire persone con un ordigno o sparare mi faccia capire Renzi la differenza”. Grasso risponde anche a Casa Pound, sottolineando che “bisogna citarla tutta la costituzione, prevede all’articolo 10 che i cittadini stranieri vengano riconosciuti come rifugiati”. Quanto alle parole di Matteo Salvini, secondo il quale l’Islam è contrario ai nostri valori “distinzioni di religione – dice il leader di LeU – non ci possono essere nel nostro paese, ognuno deve poter esercitare il proprio culto, bisogna dare la possibilità anche creando luoghi di culto che siano oggetto di controllo anche dal punto di vista dell’ordine pubblico”.
Ma la tensione è alta a sinistra sulla questione. Due giorni fa l’Anpi, l’Arci, la Cgil e Libera hanno rinunciato a scendere in piazza nella città teatro dell’attentato di sabato scorso, accogliendo di fatto lo stop del Viminale, preoccupato dal rischio di scontri con la destra radicale, che – con Forza Nuova – conferma la sua presenza a Macerata.
Una scelta che ha provocato dei forti mal di pancia, visto che hanno confermato la loro presenza in piazza non solo i centri sociali e gli studenti, ma anche la Fiom, il leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni e il movimento di De Magistris. Senza contare che cresce il dissenso interno all’Anpi e all’Arci dove la base sta ampiamente confermando la presenza di sabato.
A questo punto è evidente che malgrado le difficoltà oggettive nel gestire una piazza molto calda, nessuno potrà contrastare, al di là della moral suasion, la presenza di parlamentari. Un tema che allontana ancora di più LeU dal Pd e il governo.
Speranza, Fratoianni e Civati scrivono a Gentiloni e Minniti definendo lo stop al corteo “sbagliato e pericoloso”. Il Pd, invece, con Maurizio Martina, annuncia l’organizzazione di una grande manifestazione nazionale, assieme alle associazioni promotrici dell’appello “mai più fascismi”.
Estraneo a questa polemica Matteo Salvini alza ancora il tono della sua campagna elettorale e definisce l’Islam “incompatibile con la Costituzione”, accusa il Pd di essere responsabile dei fatti di Macerata e dichiara che “il sacrificio di Pamela non sarà invano”. Insomma, rilancia con vigore le sue parole d’ordine sempre più radicali.
“Mi accusano di tutto, ma ho le spalle larghe e me ne frego…Non posso dirlo? Allora – prosegue tra gli applausi – diciamo me ne disinteresso”. Civitanova dista poco da Macerata, tuttavia Salvini, conferma la scelta di non fare tappa in città: “Andrò a telecamere spente, voglio risolvere problemi, non crearne”. Anche le temute contestazioni a Civitanova Marche, non ci sono state. Tuttavia, commenta con toni molto forti la vicenda che da giorni sta scuotendo la politica e l’Italia. Parole dure, molto apprezzate dai suoi sostenitori che rispondono con slogan come “lavoro prima agli italiani”, e “basta stranieri, ora la ruspa”.
Intanto Berlusconi continua a cavalcare il tema della sicurezza annunciando che con il Governo del centrodestra tutti i militari saranno impiegati nelle strade. Poi Salvini, che oggi ha incontrato i “senza lavoro” della Tecnowind di Fabriano e i “senza casa” di Camerino, si offre come garante di un cambio radicale, economico e sociale. Promette di voler difendere le produzioni italiane da chi prende soldi pubblici e poi delocalizza, assicura che difenderà i Made in Italy in Europa. Ma il punto forte della sua proposta politica resta la soluzione con le maniere forti al tema migrazione-sicurezza.
Poi apertamente attacca i dem: “Se c’è qualcuno che è irresponsabile nei confronti degli italiani e della pace sociale è il Pd”. Parole che fanno inalberare Maurizio Martina: “le reazioni di queste ore dimostrano purtroppo che è Salvini l’irresponsabile. Recuperi equilibrio nelle parole che usa e nelle cose che fa”. In serata Matteo Renzi definisce quella di Salvini una campagna elettorale di “follia totale” e conferma che quello di Traini è stato “un atto di razzismo devastante”. Contrariamente al leader ‘lumbard’, chi invece decide di andare a Macerata è il Presidente del Senato e ora leader di Liberi e Uguali, Pietro Grasso. Qui fa prima visita alla madre di Pamela Mastrogiacomo, quindi vede gli extracomunitari vittime del raid di Traini, ancora ricoverati in ospedale.
ANSA