Nonostante le numerose cancellazioni di voli, legate allo scontro con i piloti, Ryanair ha registrato un aumento dell’utile netto del 12% da 94,7 milioni di euro a 105,6 milioni di euro nel terzo trimestre, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in scia a un incremento del traffico di passeggeri del 6%. I ricavi sono cresciuti del 4% da 1,35 a 1,4 miliardi di euro nel trimestre.
Ryanair non condivide l’ottimismo delle compagnie rivali sull’aumento delle tariffe nella stagione estiva del 2018 e prevede un calo dei prezzi di almeno il 3% nel 2018. Tuttavia, il vettore ha mantenuto la guidance per l’intero anno fiscale a 1,4-1,45 miliardi di euro e ha alzato la previsione sul traffico a 130 milioni di passeggeri per il 2018, contro le precedenti attese a 129 milioni di passeggeri.
La compagnia low cost si aspetta una crescita del traffico aereo del 6% a 138 milioni di passeggeri nel 2019, ma pensa che i costi per il carburante aumenteranno di oltre 300 milioni di euro e quelli del personale di 100 milioni di euro.
Il board ha approvato il riacquisto di azioni dal valore di 750 milioni di euro per il mese di febbraio, grazie a cui il totale della cifra restituita agli azionisti dal 2008 si alzera’ a oltre 6 miliardi di euro.
Nonostante il recente riconoscimento dei sindacati dei piloti e del personale di cabina, il vettore ha deciso di non modificare il suo target di crescita per il traffico a 200 milioni di passeggeri entro marzo 2024.
Infine Ryanair ha dichiarato che ha bisogno di chiarimenti sulla questione Brexit prima della pubblicazione del suo programma per il 2019 e ha aggiunto che il tempo che resta al governo britannico per trovare una soluzione sta per terminare.
ItaliaOggi