Facebook sta per lanciare anche in Italia una serie di misure contro le operazioni di disinformazione, per contribuire all’integrità della campagna elettorale di qui al voto del 4 marzo. Lo anticipa La Stampa di Torino, che aggiunge: “Facebook adesso non solo riconosce che sulla sua piattaforma sono avvenute interferenze e operazioni in America, dove peraltro è costretta da quattro inchieste federali o del Congresso, “ma che campagne di disinformazione pre-elettorale sono state o sono una minaccia reale in Europa. Il primo intervento previsto è un fact checking continuo affidato al network del Poynter International standard, in Italia il compito toccherà a Pagella Politica. Se una storia verrà giudicata falsa o parzialmente falsa, Facebook mostrerà nella sezione sottostante l’analisi dei fact-checker, e la abbasserà nel ranking dell’algoritmo che ne determina la posizione nel news feed. Gli utenti riceveranno una notifica se una storia che hanno condiviso è stata giudicata falsa. Facebook non cancellerà questi link (per ora la cosa non si estende a foto e video, ed è un limite). L’azienda produce poi anche un decalogo educativo per aiutare gli utenti a distinguere cosa sono le fake news. Il quotidiano torinese, nel pezzo firmato dall’inviato Jacopo Jacoboni, aggiunge: “Disinfo-ops avvennero in Italia di certo durante la campagna elettorale sul referendum costituzionale; fondamentalmente a opera di network pro M5S e network pro Lega o di destra, con in azione soggetti non ufficiali anche del mondo di centrodestra (in quella fase Forza Italia fu fieramente avversa all’allora premier Renzi). Facebook, come in Germania e Francia, chiuderà account fake in Italia? Richard Allan, vicepresidente di Facebook per le public policy in Europa, Medio Oriente e Africa, ci dà un’importante notizia: ‘Sì, account falsi verranno chiusi anche da voi, come abbiamo fatto in Germania e Francia. In passato abbiamo mancato il punto, non eravamo preparati a combattere la disinformazione, il nostro focus era proteggere dall’hacking degli account, o dallo spam. Ora cercheremo di avere un ruolo attivo nel mitigare le campagne di disinfo’.
ItaliaOggi