Il giudice civile di Milano, Nicola Di Plotti, ha respinto il ricorso d’urgenza contro la nomina a segretario federale della Lega di Matteo Salvini, presentato da un esponente leghista collegato al listino di Gianni Fava. Il ricorso era stato firmato dagli avvocati Roberto Malizia e Brigida Troilo per conto della militante leghista Zoraide Chiozzini che si era presentata nel listino collegato a Gianni Fava, all’epoca sfidante di Matteo Salvini per la leadership nel Carroccio. I legali firmatari dell’istanza sostenevano l'”illegittimità” della riconferma di Salvini a segretario della Lega sancita nel maggio scorso perché avrebbe presentato la sua candidatura e quella della lista associata oltre il termine delle ore 13 dell’11 maggio del 2017. Tre giorni dopo, Salvini venne confernato alla guida del partito. Oltre alla sospensione “in via cautelare” di Salvini quale segretario della Lega, veniva chiesto di “inibire” l’eurodeputato e attuale consiglio federale dalle attività connesse al loro ruolo nel partito “anche in relazione alle elezioni politiche fissate per il 4 marzo”.
ItaliaOggi