di Cesare Lanza per LaVerità
Angela Merkel
Gira e rigira, l’intramontabile ce l’ha fatta ancora: la Große Koalition si farà, la Germania avrà un governo, certi vertici dell’Europa respirano (non si poteva immaginare un’Ue senza Angela). Ma ora? La Spd ha detto sì alla Cdu, ma si è spaccata. E la cancelliera è un po’ ammaccata, anche se continua a proporsi con la solita flemmatica sornioneria.
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Gene Gnocchi
L’insulto a Claretta Petacci è assolutamente ingiustificabile. Gene Gnocchi, nativo di Fidenza, 63 anni, ha alle spalle una faticosa carriera di seconda fascia. Non fa ridere. Ha definito Claretta, che non volle separarsi da Benito Mussolini e fu giustiziata al suo fianco, una maiala per attirare attenzione e clamore su di sé? Che vergogna… Sospenderlo? Meglio ignorarlo e cambiare canale.
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Simone Inzaghi
L’allenatore della Lazio propone un capolavoro: è terzo in classifica, alle spalle di Napoli e Juventus, con una partita in meno e tre o quattro punti negati da incredibili errori arbitrali. Dove arriverà? Simone si gode il momento, non traccia programmi. La sua più evidente qualità: compattare il gruppo, che si diverte a suon di gol ed è unito come pochi altri.
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Shakira Isabel Mebarak Ripoll
Avanti un altro! Stavolta tocca a Shakira: il fisco spagnolo incalza la cantautrice, ballerina, attrice e modella colombiana. Quarantuno anni, tanto minuscola (alta 1,57) quanto ricca di verve, è accusata di aver evaso molti milioni di euro, in relazione a varie tournée. La consola il giovane marito Gerard Piqué (31 anni a febbraio) campione del mondo, divo di Barcellona e Spagna.
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Fabio Quagliarella
Il calcio è davvero affascinante. Fabio Quagliarella (35 anni!) è un goleador seriale: ha cambiato un’infinità di squadre, nessuna ha avuto l’intelligenza di tenerselo ben stretto. E lui segna sempre. Una tripletta domenica nella Samp, a metà stagione i gol sono già 13. Altrove, celebri campionissimi importati per centinaia di milioni restano desolatamente a secco.
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Paolo Gentiloni
II Pd crolla. Lucido e impietoso, Massimo Cacciari: «Se scende sotto il 25%, il centrosinistra in Italia è morto. Peggio che i socialisti in Francia». Tuttavia Paolo Gentiloni, senza dimettersi da Palazzo Chigi, si fa la «sua» campagna elettorale. Fiuta il reincarico e punta al 30%. E attacca i 5 stelle. Una strizzatina d’occhio a Silvio Berlusconi?