Matteo Salvini, leader della Lega, deve guardarsi le spalle. Si svolgerà giovedì 25 gennaio davanti alla prima sezione civile del Tribunale di Milano la discussione sul ricorso d’urgenza in cui si chiede di sospendere in via “cautelare” la “nomina di Matteo Salvini quale segretario federale della Lega nord” e “inibire” l’eurodeputato e l’attuale consiglio federale dalle attività connesse al loro ruolo nel partito “anche in relazione alle elezioni politiche fissate per il 4 marzo”. Il ricorso è stato presentato da un componente del listino collegato a Gianni Fava, all’epoca sfidante di Salvini per la leadership nel Carroccio. I legali firmatari del ricorso sostengono l'”illegittimità” della riconferma di Salvini a segretario della Lega sancita nel maggio scorso perché avrebbe presentato la sua candidatura e quella della lista associata oltre il termine delle ore 13 dell’11 maggio del 2017. Nel ricorso si chiede che venga “accertata e dichiarata” la nomina dell’onorevole Giovanni Fava a segretario della Lega o di disporre in via subordinata “l’immediata assunzione dei poteri e delle competenze del consiglio federale da parte del presidente federale Umberto Bossi ai sensi dell’articolo 14 dello statuto della Lega Nord sino alla nomina del nuovo segretario e del nuovo consiglio federale”.
ItaliaOggi