La ministra della Salute, ospite di Circo Massimo su Radio Capital interviene anche contro l’alleanza fra Pd e Leu nel Lazio: “Senza soluzione andremo da soli”
Si schiera apertamente a favore di un governo Gentiloni bis. Bacchetta il Pd sulla vicenda del Lazio. E sostiene che la spesa sanitaria nei prossimi anni debba aumentare rispetto al Pil. La ministra della Salute Beatrice Lorenzin, leader della lista centrista Civica popolare alleata con i dem, a Circo Massimo su Radio Capital afferma senza mezzi termini: “Votare per la coalizione di centrosinistra significa votare il governo in atto”. E continua: “Tra Renzi e Gentiloni non mi metto a fare le classifiche, ognuno governa nel momento in cui si trova. Nessuno chiede un passo di lato a Renzi. Ma io credo che Gentiloni abbia un grande gradimento e dovremmo convincere gli italiani che questo esecutivo dovrebbe continuare a governare“.
La ministra torna a criticare la scelta del Pd di allearsi con Leu in sostegno di Nicola Zingaretti alle prossime regionali nel Lazio: “La vicenda laziale lascia un segno, non ci fa partire col passo giusto. Non sono furiosa – prosegue rispondendo alle domande di Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto – ma c’è un problema politico. E se non si trova una soluzione politica, nel Lazio andremo da soli”. In tal caso chiarisce che non sarà lei la candidata. E conclude: “È un’alleanza di palazzo, non si parla di programmi“. Quanto all’accusa di “traformismo” politico e del passaggio da uno schieramento di centrodestra a uno di centrosinsitra, Lorenzin ribatte: “Quando si è chiuso il Pdl cinque anni fa non abbiamo aderito alla nuova Forza Italia perché non rappresentava le nostre posizioni. Oggi questo centrodestra ha una preponderanza di stampo lepenista, una posizione culturale in cui non mi ritrovo, io vengo da una famiglia riformista“. E aggiunge: “Non siamo trasformisti ma coraggiosi. Stiamo lottando per raggiungere il 3% e per costruire un progetto politico che abbia la sua dignità e la sua voce, che non venga tirato per la giacca. Abbiamo messo in campo una forza politica che ha una collocazione chiara e che viene dall’esperienza di governo”.
Affrontando poi la questione dell’alleanza tra la sua lista Civica popolare con + Europa della leader radicale Emma Bonino, la ministra risponde: “Ci si confronta con buon senso, poi su alcuni temi c’è la libertà di coscienza, su altri io e Bonino abbiamo già trovato la sintesi quando governammo assieme”.
Sul tema della Sanità, trascurato dalla maggior parte dei politici come fanno notare anche i sondaggisti, Lorenzin forte dell’esperienza maturata in questi anni ha le idee chiare: “Credo che la spesa per la sanità debba aumentare gradualmente rispetto al Pil”. E conclude: “Deve esserci una scelta molto chiara per il welfare: le risorse devono essere impiegate qui e bene. Serve anche la riforma della socio-assistenza con fondi vincolati, altrimenti la gente esce dagli ospedali e dopo poco ci torna”. Infine la proposta: “Ripresenterò la riforma del titolo V per sottrarre alle Regioni alcune competenze in materia di Sanità”.
La Repubblica