L’annuncio del premier Gentiloni, confermato da Emma Bonino. Il premier ha poi detto che correrà nel collegio uninominale Roma 1, considerato non sicuro: “Farò campagna senza smettere di essere presidente del Consiglio”
Hanno sciolto la riserva: il Pd e la lista +Europa correranno insieme alle elezioni del 4 marzo, in una coalizione a quattro che comprende anche Civica Popolare di Beatrice Lorenzin e Insieme (Verdi+Socialisti).
E’ stato il premier Paolo Gentiloni ad annunciarlo su Facebook e l’accordo è stato confermato poco dopo da Emma Bonino. “Abbiamo scelto – ha spiegato la leader radicale – l’apparentamento della nostra lista con quella del Pd perché abbiamo messo al centro la valorizzazione dell’agenda europeista” e per “impedire la vittoria di chi non vuole l’Europa”. Sull’accordo tra Pd e +Europa c’erano stati dubbi per le aspre polemiche delle settimane passate sulla raccolta firme.
“Il Pd e la coalizione di centrosinistra – scrive Gentiloni – hanno le carte in regola per vincere entrambe le sfide di questa legge elettorale, basandosi sui risultati dei Governi a guida Pd e sull’ambizione del nostro programma. Lavoro, Europa, inclusione sociale, sicurezza, ambiente, diritti: l’elettore democratico e progressista, e in generale quanti scommettono sul buon governo, hanno una proposta credibile su cui puntare”.
“La mia sarà naturalmente una campagna elettorale particolare. Sarò impegnato per far vincere il mio partito, come sempre hanno fatto i Presidenti del Consiglio. Ma lo farò senza sottrarre nulla agli impegni di Governo che restano fondamentali anche in queste settimane e che è mio dovere assolvere. Conto sulla comprensione degli elettori per il fatto che non mi sarà possibile essere presente ovunque e in tutte le occasioni”.
Nel suo annuncio su Facebook, il premier Gentiloni ha anche spiegato che lui si candiderà nel collegio uninominale Roma 1 – quello del centro storico che comprende anche alcuni quartieri a nord-ovest (zona Trionfale). “Mi candido al centro di Roma – continua il premier – in una delle aree più belle e amate del mondo. L’area dei rioni storici del Centro e di quartieri che definiscono l’identità della città, da Trastevere a Prati a Testaccio e altri ancora”.
Poi aggiunge che quel collegio non è considerato ‘sicuro’: “Di sicuro però è la parte della città in cui abito da una vita e dove (momentaneamente) lavoro. Rappresentarla in Parlamento sarebbe una responsabilità e un onore”.
“Alla grande bellezza sono associati, come ovunque nella Capitale, diversi problemi. La qualità e la pulizia delle strade; l’impatto del turismo, ricchezza da ben governare; le difficoltà di molti residenti, specie più anziani. La sofferenza e il disagio. Bisogna affrontare con spirito di collaborazione questi problemi. E bisogna investire sul ruolo di Roma grande capitale universale, metropoli che lavora e che merita di essere motore di modernità e innovazione”.
Repubblica.it