Così come nel resto d’Europa le condizioni climatiche hanno fatorito la produzione delle rinnovabili, salite al 31 per cento del totale. Nel corso del 2017, cresce ancora il fotovoltaico (+14%). La richiesta di energia ai massimi dal 2013
Rinnovabili, anche l’Italia si allinea all’Europa e fa segnare un dicembre da record per la produzione di energia eolica. E’ scritto nel rapporto mensile di Terna, la società a controllo pubblico che gestisce la rete ad alta tensione e la distribuzione di elettricità lungo tutta la penisola. A dicembre, rispetto allo stesso periodo di un anno fa, l’energia prodotta da fonte eolica è cresciuta del 50,4 per cento, mentre è scesa la produzione dovuta agli impianti idroelettrici (meno 15,6 per cento) e agli impianti alimentati da fonti tradizionale (gas e carbone) il cui apporto è calato a loro volta del 9,5 per cento. Complessivamente, le rinnovabili sono arrivate a pesare per il 31 per cento nella produzione di energia in Italia.
Il fenomeno si spiega con le differenti condizioni climatiche: il mese di dicembre scorso è stato caratterizzato dal maltempo in tutta Europa, Italia compresa, con vento particolarmente intenso. L’esatto contrario di quanto accaduto un anno fa. Il minor contributo dell’idroelettrico si spiega, invece, con le piogge cadute in maniera meno abbondanti nel corso dell’anno: in poche parole, i bacini sono meno pieni e di conseguenza l’apporto alla produzione nazionale di elettricità è ridotta.
Per quanto riguarda le centrali a gas e a carbone, il dato in calo si spiega invece con il fatto che un anno fa erano state chiamate a lavorare più intensamente per il crollo delle esportazioni di energia dalla Francia, in seguito al fermo di oltre un terzo degli impianti transalpini per controlli sui sistemi di sicurezza. Importazioni inferiori alla media storica si sono ripetute anche nel corso del 2017, ma in modo più contenuto rispetto a un anno fa.
Le rinnovabili rimangono protagoniste anche se si analizza il dato non più dicembre 2016 su dicembre 2017, ma anche anno su anno. In questo caso, sempre secondo i dati forniti da Terna, la crescita più consistente è avvenuta nel fotovoltaico, passato da 21.700 a 24.800 gigawatt, con una crescita del 14 per cento. Stabile invece l’eolico (17.500 gigawatt), a dimostrazione che il dato record di fine anno ha compensato il resto del 2017.
Complessivamente, nel 2017 il valore cumulato della richiesta di energia elettrica (pari a 320mila gigawatt) risulta in aumento (+2,0%) rispetto al 2016, il che si allinea anche con i dati sulla ripresa della produzione industriale del paese. Si tratta, non a caso, del dato più alto registrato dal 2013.
Luca Pagni, Republica.it